Il direttore tecnico della Fit Filippo Volandri parla ai microfoni di Oasport dell’evidente crescita del movimento tennistico azzurro: “Erano 40 anni che non avevamo giocatori così di vertice, ma forse i numeri odierni del nostro tennis non li abbiamo mai avuti. Abbiamo otto giocatori fra i primi 100 ATP, Seppi che è ancora lì vicino e Musetti in ascesa. Sono numeri impressionanti, quando quattro anni fa siamo partiti da zero non credevamo di poter raggiugere velocemente questo obiettivo. Ma grazie alla qualità degli atleti e ad una strategia dietro abbiamo bruciato le tappe”.
Su Sinner: “E’ un ragazzo di 19 anni, ma la sua testa non è quella di un 19enne. E ha margini di miglioramento importanti. Se mi chiedi se fa il Master il prossimo anno, ti dico che lo spero ma mi sembra ancora prematuro. Diamo anche a lui il tempo di crescere, ci sono giocatori che arrivano in alto presto ma ci mettono anni per fare quell’ulteriore passo avanti. Prendi Thiem, due anni fa si portava a casa un 1000 come Cincinnati ma non sembrava un giocatore che potesse vincere le Finals. Ha dovuto lavorare per altri due anni per confermarsi come uno dei più grandi al mondo”.
Berrettini e Fognini devono riscattarsi dopo un anno oopaco: “Mi è dispiaciuto che Matteo non abbia disputato le Finals. Gli avrebbe consolidato tanto il livello di giocatore da Top 10, ha lavorato tanto per essere uno di loro e fa tanta differenza. Purtroppo però non è mai stato bene in quest’annata. Per lui il 2021 è l’anno per rimettersi a posto fisicamente e mostrare di nuovo il suo tennis ad alti livelli. Anche per Fognini sarà un anno complicato, potrebbe essere l’ultimo a certi livelli, vista l’età, per confermarsi tra i primi 20 al mondo. I suoi progetti sono a brevissimo termine”.