Solitamente è un’isola felice, ma stavolta è il mondo della pallavolo maschile a richiamare l’attenzione per fatti che nulla hanno a che vedere con il campo. Una vetrina di cui Grottazzolina, squadra capolista del campionato di Serie A2, avrebbe fatto volentieri a meno. Anche se la società in sé per sé ha poco da recriminare: protagonisti della disdicevole vicenda sono stati i pochi sostenitori (una trentina circa) saliti a Ravenna a sostenere la squadra nella trasferta in casa della Consar, allenata da Marco Bonitta (e dove milita Alessandro Bovolenta, opposto convocato in nazionale negli appuntamenti estivi del 2023).
- La rabbia di Bonitta: "Perché nel volley non fermiamo le partite""
- Chi è Martins Arawonsman: da 7 anni presenza fissa in Italia
- Il comunicato della società: "Individuati i responsabili"
La rabbia di Bonitta: “Perché nel volley non fermiamo le partite””
L’episodio incriminato è avvenuto nel corso del quarto set, quando è entrato in campo Martins Arasowman, centrale di origini nigeriane, alla seconda stagione a Ravenna. Dopo un turno di battuta, dal settore riservato ai sostenitori ospiti si è avvertito nitidamente qualche “buu” razzista rivolto proprio al giocatore della formazione romagnola.
“Ci siamo immediatamente accorti di quanto stava accadendo e lo abbiamo fatto presente subito ai due arbitri”, ha spiegato Bonitta. “Siamo rimasti molto meravigliati e dispiaciuti per quanto è successo, e onestamente mi domando per quale motivo nel volley non si prendono i medesimi accorgimenti utilizzati nel calcio, dove in casi simili le partite vengono interrotte”.
Chi è Martins Arawonsman: da 7 anni presenza fissa in Italia
Aransowman è uno dei volti più noti della formazione di Ravenna. Gioca in Italia da 7 stagioni, da quando nel 2017 si unì al Vero Volley Monza, dove sarebbe rimasto anche la stagione seguente (entrambe in Superlega). Nell’annata 2019-20 si è diviso tra Cantù e Mondovì (scendendo in A2), quindi in quella successiva è approdato a Ravenna, dove è rimasto ininterrottamente fino alla stagione corrente, con l’unico intermezzo rappresentato dal prestito al Santa Croce dell’annata 2021-22.
Contro Grottazzolina è stato inserito a metà del quarto set per non uscire più, confermato nel sestetto titolare da Bonitta nel corso del tiebreak, che pure ha premiato la formazione marchigiana, che era sotto due set a uno ma è riuscita a raddrizzare una partita che non si era messa affatto per il verso giusto. La Yuasa Battery ha potuto così rinsaldare la propria posizione in vetta, con 8 punti di vantaggio sull’Emma Villas Siena e 9 su Cuneo.
Il comunicato della società: “Individuati i responsabili”
La M&G Pallavolo ha emesso una nota per condannare fermamente l’accaduto. “Prendiamo pubblicamente le distanze dall’episodio di razzismo avvenuto nei confronti del giocatore ravennate Arasowman, al quale la società intende mostrare solidarietà e vicinanza. L’episodio, prontamente stigmatizzato anche dall’allenatore marchigiano Ortenzi nelle interviste dell’immediato post match, è sicuramente stato infelice e le scuse della società vanno in primis al ragazzo e, per estensione, alla società Porto Robur Costa ed a tutto il pubblico presente.
La società ha provveduto immediatamente ad individuare i sostenitori sugli spalti responsabili del gesto, nei confronti dei quali si riserva di agire nelle sedi opportune. La società ritiene altresì di difendere il nome della propria realtà e della propria tifoseria, affinché un gesto isolato ed infelice di due individui non finisca per infangare il nome di un intero movimento che da oltre cinquant’anni svolge attività agonistica di alto livello, e che nella sua lunga storia ha accolto da atleti e da avversari moltissimi ragazzi dalla provenienza più disparata, senza che mai si sia verificato un episodio simile”.