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Volley, Coppa Italia: Monza ribalta Trento al tiebreak, Perugia "esorcizza" la bestia nera Milano

Emozioni a non finire nelle due semifinali di Coppa Italia, entrambe arrivate al quinto set: Monza fa fuori Trento, Perugia si salva con Milano

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Dopo un sabato così, chissà come sarà la domenica. Quella che vedrà Perugia e Monza scontrarsi per portare a casa il secondo trofeo della stagione, cercando di recuperare le energie dopo due semifinali che definire pazze è anche poco. E chi si aspettava una finale scontata tra Trento e Perugia si è dovuto ricredere, perché il Vero Volley ha deciso di rovinare i piani di Fabio Soli, mentre Milano l’impresa l’ha soltanto sfiorata. Altrimenti l’avremmo potuta chinare Coppa Lombardia.

L’Itas è troppo discontinua: Loeppki e Maar la ribaltano

Trento non avrebbe mai pensato di poter uscire prima dell’atto convulsivo. Se ciò è successo è perché ha trovato sulla sua strada un Cachopa sontuoso per buona parte di partita e soprattutto un Loeppky chirurgico quando i margini di errore erano minimo. L’Itas si è affidata troppo spesso a Rychlicki, che a lungo andare a perso smalto: cercato tanto da Sbertoli, ha finito per sbattere più volte sul muro composto da Galassi e Di Martino, saliti prepotentemente di tono nel corso della serata. Anche Maar ha fatto il diavolo a quattro da posto 4, riuscendo a superare puntualmente le coperture preventive preparate da Soli.

Trento ha ricevuto troppo poco da Michieletto e Lavia, che nonostante i 30 punti combinati hanno faticato a trovare ritmo. Il 15-9 del tiebreak porta la firma anche del libero Mirko Gaggini, altra bella sorpresa di una giornata che Eccheli e i suoi ragazzi difficilmente dimenticheranno. E che pone la Mint ormai al rango delle grandi d’Italia.

Leon risolve problemi: Perugia infrange i sogni di Milano

Chi ai 3-2 ha fatto l’abbonamento, ripensando a quanto successo a fine ottobre in Supercoppa, è la Sir Susa Vim Perugia. Che è riuscita finalmente a esorcizzare quell’Allianz Milano che l’aveva estromessa dalla corsa scudetto la scorsa stagione e battuta a domicilio anche a Santo Stefano. L’epilogo al quinto set stavolta ha premiato Perugia, con l’ace di Wilfredo Leon che ha messo la parola fine su una partita simile a un romanzo.

Una sfida che Milano aveva approcciato meglio, trovando punti facili in un primo set a senso unico, dominato tanto in attacco quanto in difesa. La reazione di nervi della Sir è stata la chiave per cambiare inerzia a una gara sempre tirata: Semeniuk è stato il primo a ritrovare ritmo, seguito da Ben Tara che ha chiuso a fine serata con 21 punti e la sensazione di riuscire a tirar via sempre il ragno dal buco.

Milano, ritrovata di sotto 2-1 e a un passo dal ko., ha trovato risorse nascoste per spedire la partita al tiebreak, trascinata da Reggers e dagli attacchi di Ishikawa (futuro giocatore Sir, secondo radio mercato). Il muro di Perugia ha cambiato però ancora una volta il volto alla contesa: prima Russo, poi Ben Tara, quindi Solé (con Milano nuovamente a portata di aggancio) hanno consegnato a Lorenzetti la terza finale stagionale dopo quelle già vinte in Supercoppa e nel Mondiale per Club. E domani contro Monza la pressione sarà paradossalmente inferiore rispetto a quella provata oggi da Giannelli e compagni.

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