È la sfida infinta: Conegliano contro Milano, la partita destinata a estendere il proprio dominio non soltanto sul suolo nazionale, ma anche in quello continentale. Perché saranno l’Antonio Carraro Imoco e l’Allianz a contendersi il prossimo 4 maggio in Turchia (sede ancora da definire tra Ankara e Istanbul) la più importante competizione europea per club, vale a dire quella Champions League che dopo tre anni tornerà a fare bella mostra di sé nella bacheca di una squadra italiana. E se sarà la seconda per Conegliano o la prima per Milano questo lo dovrà dire il campo.
- Come una saga: sarà la terza finale stagionale (o la quarta...)
- Una lezione di gioco e di tattica: una Conegliano favolosa
- Haak, da dove sei venuta? Wolosz non sbaglia nulla
- Boskovic non molla, ma alla fine la spunta Conegliano
Come una saga: sarà la terza finale stagionale (o la quarta…)
Quel che è certo che è la saga stagionale tra le due superpotenze del volley nostrano è destinata ad avere un’appendice davvero unica nel suo genere, che potrebbe peraltro arrivare appena una settimana dopo un’altra entusiasmante serie di finale scudetto (le due squadre non potranno affrontarsi nei turni precedenti, dal momento che finiranno su lati opposti del tabellone).
Finora Conegliano ha sempre vinto, poiché tra Supercoppa, campionato e Coppa Italia nei precedenti stagionali è avanti 4-0, ma è chiaro che la prospettiva di ritrovarsi di fronte per altre 6 potenziali sfide (la finale scudetto è al meglio delle 5 partite, quella di Champions in gara secca) alimenta ulteriormente l’appetito degli appassionati. Che non potevano chiedere di meglio, se non un derby per stabilire chi sarà la squadra che salirà sul trono d’Europa, preludio (si spera) a un’estate che per il volley italiano al femminile potrebbe regalare gioie a profusione.
Una lezione di gioco e di tattica: una Conegliano favolosa
Dopo l’incredibile vittoria di Milano in casa del Fenerbahce, con la qualificazione ottenuta al golden set grazie a una strepitosa Paola Egonu, Conegliano (sulla carta) aveva un compito ancora più difficile: il 3-2 dell’andata (la più incredibile delle rimonte) non lasciava affatto tranquilli, ma contro le campionesse del mondo dell’Eczacibasi la prestazione delle ragazze di Daniele Santarelli è stata semplicemente monumentale.
Una lezione di tecnica, gioco e di tattica alla quale le turche hanno provato a rispondere giocando un’unica carta: palla a Tijana Boskovic e vediamo cosa combina. Un piano che però è andato ben presto in frantumi, perché a furia di cercare l’opposto serbo con ripetuta ossessione il muro e la difesa di Conegliano ha preso le misure, liberando tutte le proprie fonti di gioco. Soprattutto ha messo in ritmo in fretta Isabelle Haak, che è stata una volta di più l’autentica regina di serata.
Haak, da dove sei venuta? Wolosz non sbaglia nulla
La svedese è stata la trascinatrice che ha completamente mandato all’aria i piani delle padrone di casa: ha attaccato ogni pallone come se fosse l’ultimo, ha fatto sfracelli a muro e così anche in difesa, dominando anche psicologicamente ogni tipo di approccio sottorete. Ha ispirato l’avvio super delle Pantere (avanti 8-3) e le ha riprese per mano quando l’Eczacibasi s’è riportata a contatto, pareggiando a quota 8 per poi perdere nuovamente la bussola.
Raramente s’è vista tanta precisione in ricezione e, di conseguenza, anche in fase di attacco: Santarelli ha applaudito convinto le sue ragazze, leste nel chiudere sul 25-17 un primo set semplicemente irreale per qualità di gioco e facilità di esecuzione, con Wolosz al palleggio intenta a orchestrare con fantasia e precisione.
Trend che s’è mantenuto anche nel corso del secondo parziale, quando dopo una prima fase in equilibrio sono state di nuovo Haak e De Kruijf a piazzare l’ennesimo parziale che ha mandato fuori giri la difesa delle turche, trovando sostegno anche da Plummer e Fahr. Musica per le orecchie di Santarelli, che sul 25-15 del secondo set ha capito che la finale era davvero vicina.
Boskovic non molla, ma alla fine la spunta Conegliano
L’Eczacibasi all’andata s’era trovata avanti per 2-0, ribaltata poi in un’incredibile finale di partita sul 3-2. Un pericolo al quale si è esposta anche Conegliano in avvio di terzo set, subendo il primo vero break delle turche. Ma ancora una volta con pazienza e fiducia le Pantere hanno ritrovato la via maestra, fino addirittura a mettere il naso avanti sul 17-16. Ma un contro break di 3-0 delle padrone di casa ha nuovamente spezzato l’inerzia a favore di Boskovic e compagne, che pur sprecando due palle set un modo per chiudere ai vantaggio lo trovano (sbaglia proprio Haak, che rarità ).
Nel quarto però Conegliano non ha fatto prigionieri: è partita sparata come se non ci fosse un domani, stavolta con Plummer e Fahr a dettare legge sotto rete. L’Eczacibasi è andata presto fuori giri: Haak è tornata sontuosa e il divario ormai era troppo ampio per essere colmato. Anche perché De Kruijf nel finale di set s’è mostrata devastante e il 25-16 non ha dato adito ad alcuna replica. Trionfa l’Imoco, imbattuta e imbattibile come solo nei sogni più arditi.