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Volley femminile: l'Itas Trentino pensa a Davide Mazzanti. Se dice si, il 7 gennaio sfida Egonu

L'Itas Trentino sta pensando di affidare la panchina a Davide Mazzanti, pronto a sottoscrivere un contratto triennale che "includerebbe" anche l'eventuale retrocessione

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Potrebbe essere giunto a conclusione l’esilio dalla panchina di Davide Mazzanti: l’ex commissario tecnico della nazionale femminile sarebbe prossimo al rientro, con l’Itas Trentino che gli avrebbe offerto un contratto fino al 2026 con l’obiettivo di programmare un lavoro a lunga gittata, che non necessariamente dovrà passare per la conquista della salvezza nell’attuale campionato di Serie A1 Tigotà. La notizia, data in anteprima da La Gazzetta dello Sport, invero non ha trovato ancora conferma, benché il fatto che nessuno si sia affrettato a smentirla è di per sé già una mezza conferma indiretta (forse anche di più).

Tre scudetti in tre posti diversi: Bergamo, Casalmaggiore, Conegliano

Mazzanti lo scorso ottobre è stato ufficialmente sollevato dall’incarico di allenatore della nazionale, sostituito da Julio Velasco che per acconsentire al cambio ha accettato anche di lasciare la panchina dalla UYBA (non senza polemiche). L’ultima esperienza da allenatore di club è datata 2020-21, quando nel campionato seguito alla pandemia venne ingaggiato per una parte di stagione dalla Bartoccini Perugia (in quel caso la FIPAV acconsentì temporaneamente al doppio incarico).

Precedentemente era stato sulla panchina di Conegliano, con la quale conquistò uno scudetto (2016) e una Coppa Italia (2017) dopo che già a Casalmaggiore (2015) e Bergamo (2011) aveva vinto il campionato, meritandosi una chiamata anche dai vertici federali. Quel feeling però s’è smarrito dopo il mondiale 2022, e l’ultima estate è stata tra le più complesse e travagliate, con il quarto posto all’Europeo e la mancata qualificazione olimpica (arriverà comunque tramite il ranking, ma bisognerà attendere il prossimo giugno).

Itas Trentino, una situazione quasi compromessa

La situazione a Trento non è delle più semplici: l’Itas ha un roster giovane e sta trovando difficoltà a competere con avversarie molto più esperte e, qualitativamente, probabilmente superiori. Ha chiuso il girone d’andata con appena 3 punti, frutto della vittoria ottenuta al tiebreak contro Cuneo alla settima giornata e del ko. sempre al tiebreak contro Pinerolo nella serata di venerdì. Per il resto le trentine non sono riuscite a strappar via altri punti, conquistando appena 3 set nelle restanti 11 gare.

Chiaro che in un simile contesto la panchina di Marco Sinibaldi ha finito per scricchiolare in fretta: la società era corsa ai ripari già nelle scorse settimane dando il benservito alla preparatrice atletica Nadia Centoni, e poi tornando sul mercato con gli ingaggi della schiacciatrice venezuelana Roslandy Acosta Alvarado (in uscita da Casalmaggiore) e quello più recente della palleggiatrice Viola Passaro, ex Vallefoglia. Gli infortuni di Zago e Gates, assenti da inizio stagione, si sono però rivelati un fardello troppo pesante per consentire all’Itas di invertire la rotta, con le giovani Angelina, Guiducci e Marconato apparse acerbe per il palcoscenico della A.

La suggestione: Mazzanti che sfida Egonu il 7 gennaio

Vero è che Mazzanti, accostato nelle scorse settimane a Casalmaggiore e anche a Scandicci (che sta pensando al sostituto di Massimo Barbolini, che in estate volerà negli USA ad allenare nella nuova lega locale), potrebbe ambire a piazze decisamente più importanti, anziché ritrovarsi a fare i conti con una realtà che lo vedrebbe costretto a fare molto più degli straordinari per provare a salvare l’Itas (al momento il distacco dalle rivali è piuttosto pronunciato).

Se dovesse accettare la proposta della società trentina è solo nell’ottica di un progetto a medio lungo termine, provando a costruire nuovi talenti e ad allevarli col tempo necessario. Attualmente il tecnico ha raggiunto la moglie Serena Ortolani a Misano Adriatico, essendo Serena una delle giocatrici di San Giovanni Marignano, in A2. Dopo la fine dell’avventura con la nazionale si diverte a fare il papà a tempo pieno, buttando sempre un occhio su quel che succede sul pianeta Serie A1 Tigotà.

Trento rappresenta forse la scelta più inusuale, e se dovesse concretizzarsi durante la sosta di fine anno tirerebbe subito un bello scherzo al buon Davide, che il 7 gennaio si ritroverebbe ad affrontare nientemeno che l’Allianz Milano di Paola Egonu. E sarebbe il primo confronto diretto (clamorosamente favorevole all’opposto di Cittadella) dopo l’estate più burrascosa che il volley italiano in rosa ricordi.

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