Paola Egonu adesso pensa solo a Milano: Vero Volley è già il presente, diventerà prestissimo anche stretta attualità. Ha fatto un giro dalle parti di Busto Arsizio per salutare Giuditta Lualdi e scambiare qualche parola con Julio Velasco che, al termine di un quadriennio vissuto da direttore tecnico del settore giovanile della federazione italiana ha deciso che fosse il momento di tornare in panchina con un club.
Fresco di accordo con la UYBA, si è intrattenuto anche lui con Paoletta. Davide Mazzanti pensa solo al Preolimpico di Lodz dal 16 al 24 settembre, il Presidente federale Giuseppe Manfredi ha dato appuntamento per l’intercapedine tra ottobre e novembre.
Fino a quella data resta tutto così. Egonu lontana dal giro azzurro e con la testa alla nuova esperienza professionale, Mazzanti lasciato in pace ad affrontare l’impegno polacco con il gruppo di pallavoliste già selezionato e la Federazione che proverà, in silenzio, a individuare la chiave di volta per uscire da una situazione non più sostenibile.
- Lo strappo è insanabile
- Il retroscena di Voloch sull'Italvolley
- Paola non parla da tempo e continuerà a non farlo
- Le parole di Santarelli sulla vicenda Egonu-Mazzanti
- Mazzanti in bilico: i risultati potrebbero non bastare
- Inizia il toto-nomi
Lo strappo è insanabile
Lo strappo tra la giocatrice più forte e l’allenatore con cui ha meno feeling è ormai palese: non si ricuce, non si media. O Paola o Davide: difficile pensare a una soluzione che includa entrambi nel medesimo percorso. Sarebbe un miracolo politico-istituzionale per il quale la Federvolley non pare al momento attrezzata.
Dopo le fasi più calde, è il momento del disgelo: quello in cui ci si prova a lasciare tutto alle spalle nonostante le interferenze continue e ripetute che arrivano dall’esterno. La prima è una indiscrezione arrivata dal Brasile, la trattiamo come speculativa perché di gossip sportivo non ne sentiamo la necessità.
Il retroscena di Voloch sull’Italvolley
Il retroscena di Bruno Voloch, giornalista diO Tempo, va ricondotto a ciò che una pallavolista brasiliana avrebbe raccontato direttamente a Voloch: quattro azzurre – oltre a Egonu anche Cristina Chirichella, Caterina Bosetti e Monica De Gennaro – avrebbero portato avanti una linea comune e congiunta affinché si arrivasse all’esonero di Davide Mazzanti.
Il post – decontestualizzato temporalmente – riferisce chele giocatrici si sarebbero rivolte al presidente FIPAV, non trovando sponda. All’aut aut delle pallavoliste, Manfredi avrebbe replicato schierandosi con il ct.
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Paola non parla da tempo e continuerà a non farlo
Paola Egonu non parla da tempo né lo farà a breve: profilo basso, ha deciso così insieme all’entourage, anche per evitare strascichi e polemiche proprio durante l’impegno Preolimpico della nazionale.
A Milano troverà un club pronto a riservarle un trattamento speciale e farla sentire di nuovo una top player di livello assoluto. Le basterà questo, per ora: ritrovare autostima e fare in modo che parli il campo prima di tutto il resto.
Le parole di Santarelli sulla vicenda Egonu-Mazzanti
Ha raccolto l’ennesimo attestato di stima da Daniele Santarelli, fresco vincitore dell’Europeo con la Turchia di Melissa Vargas e marito di quella Monica De Gennaro indicata dal blog di Voloch come una delle quattro pallavoliste arrivate allo scontro con Mazzanti (De Gennaro poi esclusa dal giro azzurro proprio da Mazzanti).
Tornato a parlare della vicenda in collegamento con Radio TV Serie A RDS, l’allenatore ha tenuto una posizione di equidistanza tra Egonu e Mazzanti ma non ha fatto mancare parole di incoraggiamento a Paola, indicata come
una delle giocatrici più forti al mondo. Se Davide ha deciso di non farla giocare ci saranno dei motivi ma l’assenza di Paola è una perdita, un bel vantaggio per le altre squadre. Lei merita la nazionale e i tifosi italiani meritano di vederla giocare con la maglia azzurra. Ho un ottimo rapporto con entrambi: non conosco i motivi della scelta.
Mazzanti in bilico: i risultati potrebbero non bastare
Mazzanti. Il coach sa che – se non l’immediato futuro, sicuro quello che dista da qui a un paio di mesi – la posizione è in bilico. Avanti per la sua strada, dovranno parlare per lui i risultati altrimenti sarebbe impossibile per la Federazione sostenerne pubblicamente posizioni e tesi.
Anzi, non è nemmeno detto che bastino i risultati: pensare alla permanenza di Mazzanti in concomitanza con l’opzione che l’Italia rinunci al suo migliore talento per un periodo medio lungo pare improbabile. È una situazione evidentemente compromessa: non è più il quanto a pesare ma sembra solo una questione di tempistiche.
Inizia il toto-nomi
Pierfrancesco Catucci sul Corriere della Sera avanza un primo toto-nomi, pur precisando che non vi son stati né sondaggi né contatti e che la prima, forte, scrematura dei papabili arriverebbe dalla scelta di un Ct puro, che non abbia il doppio ruolo club-Nazionale.
Viene scartata l’opzione che possa essere proprio Santarelli il nuovo Ct dell’Italvolley femminile – battuta nella semifinale europea – perchè il contratto che lo blinda alla Turchia gli garantisce un’opzione che lo allunga fino al 2028.
Giovanni Guidetti, accasato al Vakifbank Istanbul difficilmente lascerebbe il club più forte e ricco al mondo. Stefano Lavarini, Ct della Polonia, si è legato al Fenerbahce.
Infine lui: proprio Julio Velasco che dopo un poker d’anni in Federazione ha avuto bisogno di tornare ad allenare un club. Fresco di accordo con la UYBA, proprio diverse ore fa si è intrattenuto con Paoletta, passata a Busto per salutare l’amica Giuditta Lualdi. E chissà, il Ct ed Egonu, che si sono detti.