La reazione è servita e adesso la palla può tornare ai “senatori”. Quelli che in qualche modo dovranno completare l’opera la settimana prossima, quando a Lodz l’Italia di Fefé De Giorgi andrà a caccia del primo successo assoluto nella Volleyball Nations League, trofeo che dal 2018 ha sempre visto festeggiare altre nazionali (l’Italia invero non vinceva la vecchia World League dal 2000…). Il 3-1 sulla Turchia serve per sigillare il terzo posto e garantirsi l’incrocio ai quarti con la Francia, ma soprattutto a riscattare il ko con la Slovenia che in qualche modo aveva messo a nudo qualche pecca inevitabile per una squadra giovane e inesperta, seppur di grande prospettiva. Una squadra che ha ritrovato il miglior Bovolenta, ma che ha fatto capire di avere tanto da dire.
- Bovolenta, la liberazione dopo la serataccia di sabato
- Che spreco: due palle set andate e la Turchia non perdona
- Reazione da squadra vera: questa è vera Italia
- Sbertoli al servizio fa proseliti: la Francia è avvisata
Bovolenta, la liberazione dopo la serataccia di sabato
De Giorgi in avvio decide di rimescolare una volta di più le carte. Affida nuovamente a Bovolenta il ruolo di opposto, nonostante la serataccia contro la Slovenia (zero punti), rilanciando Sanguinetti accanto a Mosca nel ruolo di centrale e riproponendo Laurenzano come libero.
L’uomo che dà la spinta in avvio di match è però Luca Porro che tra ace, pipe e attacchi lungo linea scava il primo solco, spedendo i turchi a distanza di sicurezza. Lagumidzija è l’unica vera arma che la nazionale della mezzaluna oppone, ma non appena si desta Bovolenta (urlo liberatorio per scacciar via ansie e paure) l’Italia trova la retta via e non si fa intimorire da alcunché. Il set è sostanzialmente in ghiacciaia: la Turchia riesce a ricucire fino al -2 dopo uno dei rari errori di Porro (19-17), ma due punti in fila di Mosca (che a muro giganteggia) regalano a De Giorgi un finale di set senza troppi pensieri, in archivio sul 25-21.
Che spreco: due palle set andate e la Turchia non perdona
Nel secondo set sono gli errori degli azzurri a mandare avanti la Turchia, che pur senza strafare trova il modo per restare aggrappata al match. Anche perché Lagumidzija fa capire di non voler andare in vacanza senza aver lasciato un segno tangibile della sua presenza: un ace e due attacchi ben assestati spaccano in due la partita, costringendo Fefé a fermare l’incontro. Alla fine però la premiata ditta Bottolo-Porro trova il modo per risalire la corrente, anche se i turchi hanno sempre un punticino di vantaggio e se lo fanno bastare fino al 22 pari.
È qui che l’Italia dimostra di averne di più: un attacco di pura potenza di Bovolenta e l’ace firmato Gironi regalano due palle set agli azzurri, che pure nel momento in cui tutto sembrava presagire il lieto fine di colpo si ritrovano cappottati dal parziale di 4-0 che ha in Yenipazar (doppio ace) l’uomo della provvidenza e in Lagumidzija (muro su Porro) quello che sigilla l’incredibile rimonta: 26-24 per la Turchia e partita di nuovo in parità.
Reazione da squadra vera: questa è vera Italia
Una squadra giovane, quando imbarca acqua in questo modo, rischia di andare completamente gambe all’aria. L’Italia invece dimostra di avere la forza per rialzarsi e reagire al brutto ceffone rimediato nel finale di secondo set. E si affida a Bottolo per cercare di rimettere a posto percentuali e gerarchie: i turchi provano a scappare in avvio di parziale, ma Mattia li ricaccia alle spalle.
Adesso è l’Italia ad avere un mini break di vantaggio, ma quando sul 16-14 al servizio va Sbertoli l’equilibrio si spezza definitivamente grazie a un muro imperiale di Mosca su Lagumidzija, replicato poco dopo da Recine (sempre sull’opposto di casa Lube), che impreziosisce un 5-0 di parziale sul quale poco o nulla c’è da eccepire, come dimostra il 25-19 finale.
Sbertoli al servizio fa proseliti: la Francia è avvisata
La consapevolezza degli azzurri è ormai a livelli record: la Turchia prova la fuga nel quarto set, ma non va mai oltre i due punti di vantaggio. Al servizio l’Italia fa la differenza ed è ancora una volta il turno di battuta di Sbertoli a scavare il solco, con i turchi ribaltati da 12-13 a 16-13 (in mezzo due ace e un muro di Mosca sul “povero” Lagumidzija).
Quando anche Recine e Bottolo colpiscono dalla linea dei 9 metri si capisce che per la Turchia la fine è segnata (25-21): Bovolenta riscatta appieno la serataccia con la Slovenia firmando 26 punti col 62% in attacco, ma tutti hanno dato la sensazione di aver compreso perfettamente la lezione. E grazie a questo successo pieno l’Italia chiude al terzo posto la fase preliminare di VNL: nei quarti l’attende ora la Francia, che ha superato al tiebreak il Brasile in una sfida infuocata. Ma De Giorgi per l’occasione richiamerà i big: sarà tutta un’altra storia.