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Volley, Nations League: a Macao c'è Egonu pronta a riprendersi la scena. Con lei anche De Gennaro e Fahr

L'Italia va a caccia dei punti necessari per blindare la qualificazione ai giochi. Velasco per la prima volta con Egonu e Antropova, domani la Francia

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Macao meravigliao. La terra dei sogni, almeno quelli a cinque cerchi dell’Italia di Julio Velasco, che nel remoto sud est asiatico cerca i punti per garantirsi una card per Parigi, blindando la propria quinta posizione nel ranking FIVB. Proposito che passerà per le sfide contro Francia, Repubblica Dominicana, Brasile e Cina, alle quale l’Italia si presenterà forte di tutto il contingente selezionato da Velasco, che per la prima volta potrà disporre di tutte le atlete di Conegliano e Milano (avevano saltato la prima week per via dell’impegno nella Superfinal di Champions League).

Torna Egonu: chi giocherà in posto 2 tra lei e Antropova?

La curiosità è tanta per capire da dove ripartirà il nuovo corso azzurro. Soprattutto l’attenzione sarà rivolta a quel che farà Paola Egonu, che torna in nazionale dopo averla lasciata fuori dal podio agli ultimi campionati Europei (non sarebbe poi partita per il preolimpico).

Egonu si giocherà la maglia da titolare in posto 2 con Ekaterina Antropova, anche se poi quest’ultima ha già avuto modo di oliare gli ingranaggi nel corso delle prime 4 gare di VNL, e pertanto la logica vorrebbe che fosse lei a partire nello starting six piuttosto che Paola (una volta la patata bollente ce l’aveva Mazzanti: benvenuto, Julio…).

Assieme a Egonu si sono aggregate al gruppo azzurro anche le milanesi Sylla e Orro, così come le Pantere di Conegliano, vale a dire Marina Lubian, Monica De Gennaro e Sarah Fahr, quest’ultime due assenti nel corso degli ultimi appuntamenti dell’estate scorsa.

La rinascita di Sarah Fahr: “A Parigi per chiudere un cerchio”

Proprio il ritorno di Sarah Fahr è un altro dei capitoli più intriganti di questo scorcio di fine maggio del volley azzurro. La centrale di origini tedesche è stata una delle grandi rivelazioni della stagione appena trascorsa (non che non si sapesse quanto fosse brava), finalmente tornata a esprimersi con continuità dopo i tanti guai fisici che l’hanno condizionata nelle annate precedenti.

Il ritorno in nazionale è stato salutato con enfasi ed emozione e la concorrenza interna (Lubian, capitan Danesi e la sempre ottima Bonifacio) non potrà che giovarle per provare a spingersi una volta di più oltre i propri limiti. “Volevo tanto tornare a indossare la maglia della nazionale, e spero davvero di avere l’opportunità di andare a Parigi. Sarebbe la chiusura di un cerchio dopo i tanti guai con i quali ho dovuto fare i conti dagli Europei 2021 ad oggi, e poi sarebbe la conclusione perfetta di una stagione nella quale con Conegliano abbiamo vinto tutto, dimostrando di essere un gruppo forte e coeso anche oltre l’aspetto legato al gioco e al campo”.

Il sorriso oltre le difficoltà: “Ogni giorno una nuova opportunità”

Fahr è un’altra faccia bella e vincente di una nazionale che ha saputo fare dell’integrazione il proprio credo. “Sono nata in Baviera, ma in realtà ho sempre vissuto in Italia. Mio padre si trasferì a Piombino per fare lo skipper e in quel periodo nacqui io. Mia madre era pallavolista, ma a me da piccola piaceva la ginnastica artistica. Poi col tempo però sono cresciuta tanto e ho capito che non poteva essere quella la mia strada. A 12 anni sono entrata in una squadra per amicizia, e da quel giorno tutto è cambiato. Anche se un anno dopo ero già a Novara, da sola, lontana dagli affetti, e la pallavolo assieme allo studio rappresentava tutta la mia vita”.

Lo studio che resta una colonna portante della sua esistenza: “Mi sono iscritta a psicologia, non ho fretta di laurearmi ma voglio farlo. Adesso è chiaro che lo sport mi rapisce per la quasi totalità del tempo e ora che sto bene penso giustamente ad allenarmi e a giocare”.

Avere un fidanzato sportivo (Nicolò Gatti è un giocatore di basket) l’ha aiutata ad avere pazienza nei momenti in cui c’era da ripartire dopo un infortunio. “Ho sempre affrontato ogni difficoltà come una nuova opportunità. Dopo il responso del medico, anziché abbattermi ho risposto sempre con un sorriso, sorprendendo anche chi avevo attorno. Lo farò sempre, perché ogni giorno è una nuova sfida e come tale merita di essere vissuto al massimo. Per questo quando abbiamo vinto lo scudetto contro Scandicci ho festeggiato poco, perché pensavo già alla Superfinal di Champions. E se adesso ho il mirino su Parigi, anche questo qualcosa vuol dire”.

Il programma: subito la Francia, sabato c’è il Brasile

L’Italia debutterà nella week 2 di Macao nella mattinata italiana di mercoledì (ore 10, diretta DAZN e Volleyballworld) affrontando la Francia. A seguire giovedì (ore 6,30) sarà la volta della Repubblica Dominicana, quindi sabato alla stessa ora c’è la sfida col Brasile. Chiusura domenica 2 giugno alle 13,30 contro la Cina.

Le azzurre sono attualmente quinte nel torneo, con 9 punti frutto di tre vittorie e un ko. (all’esordio con la Polonia). Anche nel ranking FIVB l’Italia è quinta con 343,87 punti, 57 in più sull’Olanda (decima) che al momento è la prima delle escluse dai giochi di Parigi, dove sono già qualificate Francia (paese organizzatore), Brasile, Polonia, USA, Giappone, Canada e Germania. La Turchia (numero 1 del ranking FIVB) è virtualmente già qualificata, con l’Italia attualmente seconda davanti a Cina, Serbia e appunto Olanda.

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