Il vero peccato è che una sfida del genere valga “soltanto” l’accesso al terzo turno di Wimbledon: sarebbe stata degna almeno di un quarto di finale, se non di un turno ancor più importante. Invece il derbyssimo tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini metterà di fronte di due azzurri già al secondo turno dello Slam londinese. I due sono grandi amici, si rispettano tanto e si sostengono a vicenda fuori dal campo. Ma mercoledì non ci sarà spazio per i sentimenti. E a infiammare la vigilia è stato proprio ‘The Hammer’, reduce dal sofferto successo su Marton Fucsovics, piegato solo al termine di quattro combattutissimi set.
- Wimbledon, missione compiuta per Berrettini contro Fucsovic
- The Hammer avvisa l'amico Jannik: "Qui ho sempre fatto bene"
- Berrettini su Sinner: "Non credo sia felicissimo di incontrarmi"
Wimbledon, missione compiuta per Berrettini contro Fucsovic
Un match che ha messo a dura prova la resistenza del romano, che ha tradito qualche smorfia di dolore al termine della sfida. La vittoria, però, è un toccasana capace di far dimenticare fatiche e amarezze. E di moltiplicare le energie in vista della prossima sfida. C’è da sconfiggere la storia per Matteo, visto che l’amico fraterno Jannik non ha mai perso quando ha giocato contro altri italiani. Lui, però, sull’erba di Wimbledon riesce sempre a sfornare prestazioni da ricordare. Un’erba amica per Berrettini. Lo sarà anche stavolta, contro il numero 1 del ranking ATP?
The Hammer avvisa l’amico Jannik: “Qui ho sempre fatto bene”
Ai microfoni di Sky Berrettini promette battaglia e assicura: “Sarà una partita molto bella per il tennis italiano in generale, per tutto quello che sta succedendo. Jannik è nel suo anno migliore, sta facendo cose che non ha mai fatto nessuno in Italia, per me sarà senza dubbio molto complicata. Ma allo stesso tempo, mi alleno per questi match qua, per queste situazioni. Questo è un torneo che mi ha portato sempre bellissime cose“, è l’auspicio del tennista romano che “minaccia” Jannik: “Entrerò in campo a testa alta, cercando di fargli del male. Tennistico, s’intende“.
Berrettini su Sinner: “Non credo sia felicissimo di incontrarmi”
Il rammarico è tutto per gli infortuni, quei maledetti guai fisici che hanno fatto retrocedere Matteo nel ranking rendendo possibile una sfida del genere già al secondo turno di Wimbledon: “La colpa è mia e degli infortuni che mi hanno fatto scendere in classifica, ma speriamo sia l’ultima volta”, sorride. “Il tennis è così, bisogna accettarlo. Sapevo che sarebbe potuto succedere, anche Jannik non credo sia felicissimo di avermi visto dalla sua parte del tabellone. L’augurio è che sia l’ultima volta che ci incontriamo in questo punto del torneo e che in futuro in uno Slam potremo affrontarci più avanti”.