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Wta Finals, Panatta si scaglia contro l’Arabia Saudita e attacca la classifica Atp: “Alcaraz n°3 non ha senso”

Panatta elegge Sinner a favorito in vista delle Atp Finals e attacca l'algoritmo della classifica che posiziona Alcaraz alle spalle di Zverev. L'ex tennista azzurro ha poi criticato l'Arabia dove si tengono le Wta Finals

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Matteo Morace

Matteo Morace

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In occasione della puntata della Domenica Sportiva andata in onda il 3 novembre su Rai Due, Adriano Panatta ha parlato delle ormai prossime Atp Finals eleggendo Jannik Sinner a favorito n°1, per criticare il sistema di punteggio della classifica, che ha portato Carlos Alcaraz a essere scavalcato da Alexander Zverev.

La leggenda del tennis azzurro ha poi parlato anche delle Wta Finals nelle quali è impegnata la nostra Jasmine Paolini, criticando l’assenza di diritti civili per le donne in Arabia Saudita, ma augurandosi che questo importante evento possa contribuire a migliorare la situazione.

Panatta: “Sinner favorito a Torino”

Manca ormai pochissimo all’inizio delle Atp Finals, in programma dal 10 al 17 novembre a Torino, dove tutti i tifosi italiani sperano di vedere trionfare Jannik Sinner, accolto da una folta schiera di fan al momento del suo arrivo nel capoluogo piemontese.

Jannik che secondo Adriano Panatta è il favorito n°1 – come il suo ranking – al trionfo finale nel torneo di fine anno: “Sinner ha fatto bene a riposarsi una settimana e a saltare Parigi-Bercy. Una cosa è certa, lui parte nettamente favorito alle Atp Finals”.

Panatta sulla classifica: “Alcaraz dietro Zverev non ha senso”

Panatta ha anche criticato aspramente il sistema di punteggio della classifica Atp, che questa settimana ha visto Alexander Zverev sorpassare Carlos Alcaraz al n°2 del ranking in virtù del trionfo nel Masters 1000 di Parigi-Bercy: “È buffo che a Parigi Zverev sia diventato il numero 2 del mondo scavalcando Alcaraz. Zverev, ovvero un tennista che in stagione ha conquistato due Masters 1000, mentre Alcaraz, invece, ha vinto due Slam come Sinner e ora è il numero tre. A questo punto mi domando: se un atleta in una stagione si porta a casa Wimbledon e Roland Garros deve essere numero uno o due al massimo a mio parere. Non può stare dietro a un tennista che ha vinto due tornei minori. Credo che l’algoritmo che decide la classifica ATP l’abbiano trovato per strada. La classifica e un valore di un giocatore lo decretano il numero di vittorie nei grandi tornei, non la media di vittorie e sconfitte. Non è reale ne accettabile. E non a caso tutti si lamentano a ragione di questo algoritmo”.

L’attacco di Panatta all’Arabia

Nel frattempo a Ryiad in Arabia Saudita si stanno disputando le Wta Finals con Jasmine Paolini e Sara Errani protagoniste. A sorprendere Panatta è il fatto che questo importantissimo torneo si stia tenendo in una nazione da sempre al centro delle critiche per la questione dei diritti delle donne: “Un torneo così importante come le Wta Finals si sta svolgendo in una città e in un paese dove i diritti delle donne non sono tenuti in grande considerazione”.

Non tutto è però per forza negativo per il vincitore del Roland Garros ’76, il quale spera che le Wta Finals possano contribuire al miglioramento delle condizioni delle donne in Arabia Saudita: “La speranza è che queste Finals possano contribuire a regalare un’apertura e a migliorare la situazione sotto questo punto di vista”.

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