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Zecca nella barba, Poborsky: "Ho pensato di morire"

L'ex Lazio nel 2016 rischio la vita.

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Zecca nella barba, Poborsky: "Ho pensato di morire" Fonte: 123RF

L’ex centrocampista della Lazio Karel Poborsky in una intervista al Guardian è tornato sulla paurosa malattia che nel 2016 quasi gli costò la vita

L’ex calciatore, 46 anni, contrasse il morbo di Lyme a causa della sua barba incolta: Poborski a fine carriera decise infatti di farsi crescere la barba lunga, sfoggiandola anche in occasione di alcune amichevoli di beneficenza. L’uomo però non si era accorto che una zecca aveva deciso di prendere residenza tra i suoi peli facciali. L’ex Lazio non l’ha scoperto fino a quando non è stato troppo tardi: l’insetto lo ha morso, e Poborsky è stato costretto a farsi ricoverare in ospedale con urgenza.

In clinica gli hanno diagnosticato la malattia di Lyme, una patologia infettiva trasmessa proprio dalle zecche e che si manifesta inizialmente con un eritema ma che, nei casi più gravi, può portare a complicanze neurologiche e disturbi cardiaci fino alla morte. L’ex giocatore, sottoposto a trattamento antibiotico per debellare l’infezione, si è ritrovato per alcune settimane con il volto totalmente paralizzato.

“Ho pensato di morire, se fossi arrivato in ospedale un giorno più tardi, questa intervista non sarebbe mai uscita. Mi hanno messo in coma indotto. Dopo essermi svegliato, mi hanno chiesto quale fosse il mio nome. Tutti i miei muscoli facciali erano paralizzati, ho trascorso tre settimane in quarantena in ospedale sotto potenti antibiotici. Non potevo mangiare, dovevo tenere gli occhi coperti perché ero molto sensibile alla luce. Ero parecchio spaventato”.

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