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Milan, a tutto Ibrahimovic: "Il mio obiettivo è sempre vincere"

In occasione del suo rinnovo fino a giugno 2022, Zlatan Ibrahimovic è stato intervistato da Milan TV, dove si è aperto e ha parlato di tutto il suo mondo.

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Dopo il rinnovo di contratto per un altro anno con il Milan, Zlatan Ibrahimovic si lascia andare e si racconta in una lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali del club rossoneri. Tra i tanti temi toccati, i suoi obiettivi personali, la costruzione di questo Milan formato giovani e Stefano Pioli.

Zlatan Ibrahimovic e il Milan: una storia d’amore mai interrotta, anche dopo il passaggio dello svedese al PSG, e che continuerà ancora per un altro anno sul campo, sognando poi, forse, un brillante futuro nella dirigenza. Ma per ora, il gigante svedese ha ancora entusiasmo da vendere, come si evince dalle prime battute dell’intervista:

“Mi sento molto felice, resto un altro anno ed è quello che conta. Ho sempre detto che essere al Milan è come essere a casa. Sono molto felice, il club, quelli che lavorano qui, i miei compagni, il mister, i tifosi, che mi mancano tanto, mi fanno sentire bene. Questa è come casa mia, se posso restare tutta la vita resto”.

Rinnovo, quello di Ibra, che ha fatto felice tutto il popolo milanista, innamorata del proprio condottiero:

“Penso che sia una reazione positiva, tutti saranno contenti. Anche se qualcuno aveva dubbi prima che tornassi per la mia età ho dimostrato che l’età non importa, è tutto nella testa. Se sei disponibile a fare certe cose ce la fai, la mia mentalità è che bisogna sempre migliorare e fare il massimo possibile. Poi la qualità in campo o ce l’hai o non ce l’hai, secondo me quello non va via. Devi stare bene fisicamente ed essere in condizione di riuscire a fare le tue cose. Poi adatto il mio gioco per la squadra, cerco di aiutare il più possibile”.

Il progetto di questo Milan è ovviamente molto differente rispetto alle precedenti sfide di Zlatan, sempre alla ricerca del massimo successo nel minor tempo possibile (Juventus, Inter, Barcellona, PSG), ma questa volta si tratta di un’avventura differente, una sfida giovane:

“Mi piace, mi sento giovane anche io. Ogni giorno che vedo i miei compagni mi fanno sentire giovani. Quando corrono devo essere come loro, mi sfidano e tirano fuori il mio massimo. Il progetto mi piace, è una sfida differente. Ero abituato a stare con grandi campioni, ora è un’altra situazione ed altre responsabilità individuali per fare vedere la strada per il successo. Voglio passare la mia esperienza a tutti. È una grande sfida, quando lo fai bene ti torna di più rispetto a giocare con i grandi campioni”.

Ibra è poi tornato a parlare di quello che forse è il gol più bello della sua carriera in Serie A, quello del 2011 contro il Lecce, realizzato con un pallonetto al volo in acrobazia da fuori area:

“Era dieci anni fa, quando correvo di più e potevo attaccare gli spazi (ride, ndr). Era arrivato il pallone, ho visto che il portiere era fuori e ho detto: “Proviamo. Se entra entra, altrimenti non c’è problema”. Ed è entrato. Quando fai questi gol, e non succede tutti i giorni, ti dà un feeling particolare. Quando non entra sembri uno che non c’entra niente col calcio, ma quando entra sei un genio. E in quel momento ero un genio (ride, ndr”.

Difficile dire, ad ora, dove sarà questo Milan quando scadrà il nuovo contratto di Ibrahimovic, dato il tipo di progetto che si sta costruendo. Tuttavia Zlatan, come sempre, nutre grosse aspettative sulla sua squadra:

Vedo grandi cose. Quando sono arrivato a metà campionato, e se guardi fino ad un anno dopo siamo stati sempre primi. Se questo fosse iniziato prima oggi ci sarebbe stato un altro trofeo in bacheca. Però adesso bisogna continuare, normalmente se fai bene per un anno ottieni qualcosa, invece adesso abbiamo fatto bene per un anno e ancora non è finito. Manca poco, dobbiamo continuare così e credere, perché se credi niente è impossibile. Abbiamo dimostrato, quando tanti parlavano e giudicavano “Questo Milan bla bla bla” noi in campo abbiamo dato tutte le risposte. Abbiamo lavorato con sacrificio e dimostrato che possiamo farlo. Poi quando vinci qualcosa hai fame, ne vuoi sempre di più. Quello è il segreto, ma prima devi vincere […] Bisogna credere in quello che facciamo, se continuiamo a crederci allora ce la facciamo. Non è ancora finito nulla, niente è impossibile, ognuno ha i suoi obiettivi. Il mio obiettivo è vincere, se non vinco c’è delusione. Ma questa è la mia mentalità, ognuno ha la sua. Bisogna crederci, questo è il segreto”.

Per finire si ritorna sulla mentalità vincente, la vera discriminante che, secondo Ibra, ti può portare al successo o al fallimento:

“Sento che ho tanta responsabilità anche nei momenti in cui sembra facile. Hai così tanta emozione per il gioco, adrenalina del momento, che se i miei compagni mi vedono correre un po’ di più loro lo faranno al doppio, se posso fare cose che normalmente non faccio le faranno anche i miei colleghi. Ma loro servono più a me che più io a loro. Poi in partita vuoi vincere, perché quando vinci stai bene. Tutto, però, inizia dall’allenamento ed è ciò che ho portato io in questo gruppo: in allenamento quando giochiamo, giochiamo per vincere. Chi gioca contro di me sa che voglio vincere e poi si trasporta in partita ciò che si è imparato in allenamento. Solo che in partita non puoi sbagliare come in settimana, però è per questo che ci alleniamo, per imparare dagli errori che facciamo per non ripeterli in partita ufficiale. Quando vinci c’è un feeling top, si copre tutti gli errori e i problemi con la vittoria. Mi piace vincere, non so se l’ho imparato o è dentro di me, però mi piace e mi sento bene. Tutti i giorni deve essere così”.

Milan, a tutto Ibrahimovic: "Il mio obiettivo è sempre vincere" Fonte: Getty Images

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