Francesco Acerbi di nuovo nell’occhio del ciclone. Dopo averla fatta franca nella vicenda relativa al presunto insulto razzista rivolto a Juan Jesus nel corso del match di San Siro tra Inter e Napoli, il difensore nerazzurro e della Nazionale è stato pizzicato in un altro atteggiamento ambiguo: una presunta espressione blasfema. L’episodio si sarebbe verificato al 16′ del primo tempo del match giocato dall’Inter sul campo dell’Udinese, lunedì sera, durante il posticipo della 31ma giornata di campionato.
- Udinese-Inter, il labiale sospetto di Acerbi
- Imprecazione dopo l'errore? Spunta il video
- Prova tv per Acerbi? Cosa dice il regolamento
Udinese-Inter, il labiale sospetto di Acerbi
La partita si è chiusa col trionfo nerazzurro, giunto proprio in extremis grazie alla rete di Frattesi. Acerbi, invece, avrebbe pronunciato un’imprecazione contro Dio nella prima parte di gara, dopo un passaggio sbagliato a un compagno. Il labiale sospetto sarebbe stato immortalato dalle telecamere di DAZN proprio in concomitanza di un primo piano sul difensore dopo il suo errore: un’imprecazione, un’espressione blasfema. Tale almeno sembra trasparire dalla visione delle immagini.
Imprecazione dopo l’errore? Spunta il video
La faccenda è delicata e le regole della FIGC a riguardo sono molto severe. A inizio stagione, ad esempio, il portiere del Frosinone Turati (pura e semplice coincidenza: tifosissimo dell’Inter) è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo proprio per una bestemmia in campo. E sui social sono in tanti, gli stessi che avevano notato in presa diretta il labiale ambiguo di Acerbi, a chiedere analoghi provvedimenti. Stavolta, a differenza del caso Juan Jesus, ci sarebbe pure il video che inchioderebbe il nerazzurro alle sue responsabilità.
Prova tv per Acerbi? Cosa dice il regolamento
Il problema è che Gerardo Mastrandrea, il giudice che ha già assolto Acerbi “per insufficienza di prove” nella precedente, spinosa questione, ha già pubblicato i provvedimenti relativi all’ultimo turno di campionato. Nessuno in campo ha udito la presunta espressione blasfema del difensore, proprio come nessuno aveva udito la frase riportata da Juan Jesus. C’è chi chiede la prova tv nei suoi confronti, ma probabilmente il tempo per intervenire è scaduto. Acerbi potrebbe averla scampata anche stavolta, non per “insufficienza di prove” ma perchè l’eventuale procedimento a suo carico non è stato attivato tempestivamente.