Il sogno di ogni allenatore, a qualunque livello, è vedere la propria squadra vincere anche quando sta attraversando un momento, se non di scarsa forma, quantomeno di leggero appannamento. Ed è questo quello che sta succedendo nella prima stagione di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter, già impreziosita dal primo trofeo in bacheca, la Supercoppa Italiana.
Già nell’ultima partita prima della sosta natalizia, il sofferto 1-0 contro il Torino, i nerazzurri erano sembrati in leggero affanno, sensazione confermata dalle prime uscite del 2022, seppure tutte lusinghiere a livello di risultati, con quattro vittorie, Supercoppa compresa, e il pareggio contro l’Atalanta. Il doppio 2-1 contro Lazio e Venezia in campionato e la rimonta in Coppa Italia contro l’Empoli hanno infatti denotato come i campioni d’Italia stiano rifiatando in vista delle importanti sfide di febbraio tra Serie A e Champions League.
Inter, non solo Dzeko: Barella e Dumfries trascinatori tra gol e assist
Ad evidenziarlo è soprattutto il rendimento della difesa, che ha denunciato qualche smagliatura: dopo quattro clean sheets nelle ultime cinque partite interne di Serie A, infatti, l’Inter ha subito gol sia contro la Lazio che contro un Venezia presentatosi a San Siro in piena emergenza a causa del focolaio di Coronavirus, eppure caduto solo al 90’ per il colpo di testa di Edin Dzeko.
Eppure le vittorie arrivano, grazie alla combattività della squadra e al rendimento dei singoli, in particolare Nicolò Barella e Denzel Dumfries, decisivi contro il Venezia con un gol e un assist.
Per il centrocampista della Nazionale è entrato in nove gol in campionato, con due realizzazioni e sette assist, mentre l’olandese ha preso parte a quattro gol (tre reti e un assist) nelle ultime sette gare di campionato: il doppio delle partecipazioni rispetto a tutte le sue precedenti 12 partite in Serie A.
Inter, Simone Inzaghi chiede rinforzi
Ma Simone Inzaghi sa che il fondo del barile non può essere raschiato all’infinito, così nella conferenza post-partita contro il Venezia, oltre a lamentarsi pubblicamente per le condizioni di San Siro, il tecnico piacentino è uscito allo scoperto anche sul mercato, anticipando che lunedì sarà in programma un summit con i dirigenti per definire le strategie per l’ultima settimana di trattative.
Nonostante il primo posto in classifica, Inzaghi è deciso a chiedere uno o due rinforzi per la seconda parte della stagione. Le idee dell’ex allenatore della Lazio sono chiare e verranno illustrate nella riunuone con l’ad Marotta, il ds Ausilio e anche il presidente Zhang, che ovviamente dovrà dare l’avallo per le operazioni. Al plurale, sì, perché Inzaghi gradirebbe contare su un altro attaccante per completare il reparto e su un esterno sinistro.
Mercato Inter, caccia a un esterno e a un attaccante
In prima linea c’è da tamponare l’assenza di oltre un mese di Joaquin Correa. Inzaghi riabbraccerebbe volentieri Felipe Caicedo, allenato per tre anni alla Lazio e ora ai margini al Genoa anche dopo il nuovo cambio di guida tecnica. L’ecuadoriano ovviamente è pronto a fare le valigie, ma c’è da trovare la formula per il trasferimento: prestito possibile, ma non si esclude che l’ex biancoceleste rescinda con il Grifone per poi firmare con l’Inter per un anno e mezzo.
Più difficile la corsa all’esterno. L’Eintracht Francoforte fa muro per il croato Filip Kostic, che resta un’idea per la prossima stagione, l’algerino Ramy Bensebaini del Borussia Moenchengladbach è una soluzione possibile, ma la trattativa è tutta da impostare. Inzaghi vorrebbe lasciare Dimarco tra le alternative in difesa, quindi serve un vice Perisic.
A centrocampo invece Stefano Sensi verrà lasciato andare alla Sampdoria e resterà a Milano Matias Vecino, che era sul taccuino del Napoli del suo mentore Spalletti, ma convincente nello spezzone contro il Venezia.
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