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Allegri non lascia la Juventus: solo Elkann può mandarlo via

Il tecnico non ha alcuna intenzione di dimettersi e 43 milioni per esonerarlo sono davvero troppi per le casse bianconere

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Prigionieri di un contratto troppo oneroso: alla Juventus non si parla d’altro in queste ore. Massimiliano Allegri è andato in vacanza, dando appuntamento al 10 luglio. Segno che il tecnico livornese non ha alcuna intenzione di farsi da parte, forte di un contratto che dura ancora due anni e che gli mette in tasca tanti soldini. L’unico che può risolvere la situazione è John Elkann: si attende un incontro tra i due.

Allegri: “Nessuna trattativa per risolvere il contratto”

Per le casse bianconere 43 milioni di euro sono troppi ed è questo che pretende Allegri per farsi da parte. Si proverà a mediare? Forse. Oppure, come dicono alcuni, il tecnico è blindato anche per il prossimo anno. Dopo Udine, ha parlato l’allenatore: “Prima andrò da mio nipote, poi andrò a Livorno. Io sul piatto metto la mia professionalità, la mia serenità e il mio lavoro, tutto il resto dipende dalla società. Io devo solo mettermi a disposizione, come ho sempre fatto, per il bene della Juventus alla quale sono legato sia professionalmente che sentimentalmente. Non c’è nessuna trattativa in corso per la risoluzione del contratto; dovete chiedere alla società”.

Allegri – Juve: tutto nelle mani della proprietà

Elkann, eccolo. L’amministratore delegato di Exor può sbloccare la situazione in un modo o nell’altro: confermando Allegri o dandogli il benservito. Tutto lascerebbe pensare che si propenderà per la prima. Allegri è sempre stato considerato “il punto di riferimento dell’area sportiva” dalla proprietà. Le vicende di campo parrebbero centrare poco con la decisione che si prenderà, quasi esclusivamente dipendente dai soldi. La Juve ha chiuso l’ultimo bilancio in rosso di 239 milioni, dovrà rinunciare a 80 milioni di mancati introiti della prossima Champions. La situazione è delicata, dunque.

Nei prossimi giorni, il summit Elkann – Allegri chiarirà il futuro di una società che sta giocando su più tavoli, visto che il nuovo direttore sportivo ancora non è arrivato.

Juventus: Giuntoli o Manna?

O meglio, per Cristiano Giuntoli – il prescelto – ci vorrà ancora tempo. Nel frattempo, la Juve si affida a Giovanni Manna, ds della Next Gen. A lui i primi passi per la ricostruzione di una squadra che – se l’Uefa non interverrà con la scure – l’anno prossimo disputerà la Conference League.

Il primo passo potrebbe essere la rinuncia a un big – Vlahovic? – ma tutti sono sacrificabili. Ci sarà presumibilmente un ridimensionamento. Allegri potrà gestirlo? Ne sarà in grado, essendo riconosciuto più come un gestore di campioni? Tante domande in casa Juventus, tante incognite. Passo dopo passo, l’orizzonte sarà più chiaro. Certo, allenatore e direttore sportivo non sono propriamente ruoli marginali e il futuro va programmato in fretta per non partire in ritardo rispetto alla concorrenza.

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