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Altamura in Serie C, il sogno è realtà: dal dominio targato Giacomarro all'incognita iscrizione tra i Pro

Dalla festa promozione alla paura: numeri da record per la squadra di Giacomarro, che ha già salutato. Senza stadio, tutto potrebbe essere vanificato

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Gioie, sorrisi e punti interrogativi. Tra presente e futuro, la Team Altamura si gode la storica promozione in Serie C, con un occhio alle ombre che accompagnano gli incartamenti da presentare in sede di iscrizione in Lega Pro e lo stadio che ospiterà le partite casalinghe dei pugliesi. La Murgia, intanto, si tinge di biancorosso e stavolta non è per la squadra del capoluogo. La compagine allenata da Domenico Giacomarro ha scritto un’indelebile pagina di storia, dominando e vincendo il girone H di Serie D.

L’Altamura torna tra i Pro a 27 anni dall’ultima volta

Altamura in festa per il ritorno tra i professionisti della formazione locale, capace di vincere con merito il girone H di Serie D, davanti a squadre attrezzate come Martina, Nardò, Fidelis Andria e Casarano. Un campionato portato a casa con largo anticipo, gestendo il rush finale e i momenti di appannamento, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Sì, obiettivo, perché quella della Team Altamura non è certo un’impresa, considerando l’organico costruito dal presidente Filippo Direnzo e dalla cordata di imprenditori che accompagna il numero uno della giovane società pugliese.

21 vittorie, 9 pareggi e sole 4 sconfitte, a fronte di 51 gol fatti e 23 subiti. Basterebbero questi numeri per descrivere il cammino dell’Altamura e toccare con mano le radici del successo. Una squadra letteralmente trascinata dal bomber Nicola Loiodice, autore di 15 gol in campionato (di cui 5 su rigore, ndr), e arricchita dall’esperienza e dalle qualità di Saraniti e Lattanzio, che hanno sfiorato la doppia cifra. 72 punti totali e 6 lunghezze di vantaggio sulla seconda, 7 sulla terza forza del gruppo H. Dominio assoluto e promozione conquistata, per una società che torna tra i Pro a 27 anni dall’ultimo campionato di C2 disputato.

Giacomarro festeggia, ma saluta Altamura: “Non rimarrò”

Una cavalcata trionfale che porta il nome di Domenico Giacomarro, allenatore più volte protagonista anche in Serie C e specialista in promozioni dalla D: “È nato tutto a luglio dell’anno scorso. Siamo riusciti a fare un gruppo importante, una squadra forte, una società forte, che non si è risparmiata. Anche i tifosi hanno fatto la differenza. Poi, abbiamo sbagliato meno degli altri anni e siamo riusciti a mantenere la testa della classifica, – ha precisato il tecnico – in un campionato difficile, dove vengono spese anche tante energie mentali. I ragazzi hanno capito la mia mentalità e come si deve fare calcio, sono contento per questo. La squadra ha sempre giocato per vincere e con i risultati ho iniziato a prendere fiducia anche io. La dedica va alla mia compagna e a mio figlio che sono qui, ma anche agli altri due che ho a Marsala e a Pisa. Da sogno è diventato realtà, sono contento per questo”.

Nonostante il successo, mister Giacomarro sembra aver già sciolto le riserve sul suo futuro. E i motivi sono presto spiegati: “Stagione incredibile, questa società aveva fatto grandi investimenti negli scorsi anni senza mai riuscire a raggiungere i playoff. Noi invece abbiamo vinto un campionato impensabile. Futuro? Non ne ho parlato con la società, ma quasi sicuramente non rimarrò ad Altamura. Abbiamo idee diverse di fare calcio e quando accade questo, non si può continuare”.

Il ds Massimo Martelli: “Abbiamo fatto meglio degli altri”

Nella conferenza stampa che ha preceduto l’ultima partita della stagione, in occasione della Poule Scudetto giocata con Cavese e Trapani, il direttore sportivo del Team Altamura, Massimo Martelli, ha avuto modo di tracciare un bilancio dell’annata sportiva 2023-24, con la consapevolezza di aver centrato con merito il prestigioso salto di categoria: “Si puntava a vincere – ha ammesso il ds -. È sempre difficile arrivare primi, siamo stati bravissimi. Bisogna complimentarsi a tutti, perché abbiamo sbagliato il meno possibile e abbiamo fatto meglio degli altri. I ragazzi hanno fatto gruppo, dando vita ad un giocattolo quasi perfetto. La società deve andare di pari passo con la squadra”.

Altamura in Serie C, 35 anni dopo l’impresa di Franco Tafuni

Il ritorno dell’Altamura in Serie C arriva a 35 anni di distanza dalla prima promozione. Quella sì che fu un’impresa, portata a termine nella stagione 1988-89 dal calciatore-presidente Franco Tafuni, che rimarrà per sempre un simbolo del calcio giocato nella Murgia. Un caso più unico che raro. Scomparso prematuramente nel 2009, dopo una lunga battaglia con la SLA (Sclerosi laterale Amiotrofica, ndr), Franco era definito da tutti “una forza della natura”, per spirito, abnegazione e senso di appartenenza. Conosciuto ed apprezzato da tutti, non ha mai nascosto la sua juventinità, che lo portò ad essere grande amico del presidente Giampiero Boniperti e di Michael Platini.

Chi è Filippo Direnzo, il presidente della Team Altamura

Il proprietario della Team Altamura, società che ha preso il posto della vecchia US Altamura, è Filippo Direnzo, numero uno di “Dienne Salotti“, che guida una cordata di imprenditori locali subentrata nell’estate 2022 per salvare il club da un nuovo fallimento. Un programma su base triennale che ha bruciato le tappe, centrando con un anno d’anticipo il salto di categoria. Cresce anche la “Dienne Salotti”, azienda che può vantare un fatturato che sfiora i 10 milioni di euro. In questa avventura calcistica, Filippo Direnzo è accompagnato dal fratello Domenico e da tanti esponenti dell’economia del territorio, fondamentali per la sopravvivenza del sodalizio pugliese.

Incognita iscrizione in Serie C, problema stadio da risolvere: l’Altamura rischia

Entro e non oltre lunedì 3 giugno, tutte le società aventi il diritto di partecipare alla Lega Pro 2024-25 devono presentare domanda di iscrizione, con tutti gli incartamenti necessari per rispettare i parametri imposti dalla terza serie professionistica italiana e dal presidente Matteo Marani. Corsa contro il tempo per la Team Altamura, che rischia di non essere ammessa a causa della mancanza di un impianto sportivo idoneo, considerando che il “Tonino D’Angelo” necessita di importanti adeguamenti e, soprattutto, di 4 mesi di lavoro. Difficile avere l’ok per il “San Nicola” di Bari, ma ci si guarda attorno, nella speranza di avere la documentazione in tempi brevi, nonostante la burocrazia italiana. L’obiettivo è salvare il professionismo, anche a costo di andare a giocare fuori regione.

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