Carlo Ancelotti si prepara all’addio, anzi di fatto ha già salutato il Real Madrid. L’allenatore italiano in conferenza stampa prova a deviare le domande sul suo futuro ma non può esimersi dal parlare del suo addio a un club che ha contribuito a rendere ancora più grande.
L’addio al Real Madrid
E’ stata una conferenza stampa particolare quella andata in scena oggi a Madrid, Carlo Ancelotti avrebbe dovuto presentare la sfida al Maiorca in programma domani per provare ad allungare l’attesa del Barcellona. Ma la conferenza diventa solo un lungo saluto del tecnico al Real. “Voglio chiudere al meglio questa esperienza e fino al 26 maggio è quello che farò. Ma nel calcio le avventure finiscono e iniziano. Con il club non c’è mai stato nessun problema, porterò sempre nel cuore questa squadra anche quando andrò via. Abbiamo vinto tanto e mi porterò un ricordo fantastico per tutta la vita”.
Il messaggio a Xabi
Nel corso dell’incontro con la stampa, c’è chi vuole spingerlo a parlare anche del prossimo allenatore, Xabi Alonso che arriva a Madrid dopo la fortunata esperienza al Leverkusen. Ma Ancelotti fa un passo indietro: “Consigli? Non credo che ne abbia bisogno. Ha tutti gli strumenti per essere un grande allenatore. Il mio unico pensiero in questo momento è preparare le prossime partite. Solo dopo avrò altro a cui pensare. Sono molto felice di poter allenare il Brasile. Anche se in questo momento non vorrei parlare di queste cose. Credo che il Real abbia bisogno di un nuovo impulso. Era arrivato il momento di cambiare, è stata una decisione consensuale”.
I record di Carletto
Una stagione difficile con tante critiche ma Carlo Ancelotti lascia il Real Madrid come l’allenatore più decorato della storia e forse anche con il titolo di miglior allenatore di uno dei club più importanti al mondo: nel suo palmares sulla panchina delle Merengues ci sono 2 vittorie della Liga, 3 Champions League, 3 Coppe intercontinentali, tre Supercoppe europe, 2 Coppe del Re e 2 Supercoppe spagnole.