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Atletica, Jacobs dice addio all’Italia: va ad allenarsi in Florida con Reider. Ma Tilli boccia la mossa

Un cambio di vita netto quello di Marcell Jacobs che dopo la separazione dall’allenatore Paolo Camossi ha deciso di andare ad allenarsi negli Stati Uniti con Rana Raider che segue anche Brady e Bromell

Ultimo aggiornamento:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Marcell Jacobs dice addio all’Italia, almeno per quanto riguarda gli allenamenti. Lo sprinter italiano ha deciso un cambio di vita per la sua carriera e dopo la decisione di licenziare lo storico allenatore Paolo Camossi, ha deciso anche di cambiare “residenza” scegliendo gli Stati Uniti e in particolare la Florida.

Jacobs sceglie gli Stati Uniti e Rana Reider

Dopo aver chiuso l’esperienza con Paolo Camossi, Marcell Jacobs ha deciso di ripartire dagli Stati Uniti dove si allenerà con Rana Reider; allenatore 53enne che è stato anche tecnico della nazionale statunitense e che nella sua “scuderia” conta in questo momento alcuni dei migliori velocisti al mondo come Andre De Gasse, Travyon Bromell e Marvin Bracy.

L’annuncio di Jacobs: “Obiettivo Parigi”

A rivelare questo netto cambio di vita e di carriera è stato lo stesso Marcell Jacobs che nelle ultime settimane ha rivelato in più circostanze la sua voglia di tornare al top dopo un paio di stagioni complicate dal punto di vista fisico.

Sono felice di annunciare che il mio nuovo allenatore è Rana Reider. Avevo detto che la decisione sarebbe stata rapida, anche perché i mesi che mi separano da Parigi non sono molti e voglio sfruttarli al massimo per ritrovare la piena forma fisica. Mi allenerò principalmente in Florida, a Jacksonville, con atleti di livello mondiale. Ho un grande obiettivo: tornare a far sventolare la bandiera italiana il più in alto possibile alle Olimpiadi di Parigi”.

Jacobs: taglio con Camossi e con il passato

Nel suo annuncio Marcell Jacobs ovviamente non ha dimenticato chi lo ha aiutato ad arrivare ai massimi livelli nel mondo dell’atletica con l’indimenticabile medaglia d’oro nei 100 metri a Tokyo 2020, poi bissata da quella in staffetta.

Ringrazio la Final, il Coni e le Fiamme Oro per avermi dato piena fiducia anche in questa occasione. Cambiare a volte è necessario. Ma ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me in questi anni contribuendo al raggiungimento di risultati eccezionali, in particolare coach Camossi. A Roma mi sono trovato benissimo, sostenuto dal calore straordinario dei romani. Adesso mi impegnerò al massimo per tornare agli italiani le emozioni che hanno vissuto a Tokyo 2020.

Tilli boccia la scelta USA: “Non ha mai pagato”

Alla Gazzetta dello Sport è intervenuto anche uno dei grandi della velocità italiana, quel Stefano Tilli, ora commentatore Rai che è stato uno degli alfieri della nostra atletica per lunghissimo tempo e che boccia la scelta di Jacobs di andare negli Stati Uniti.

La rispetto ma non la condivido. Marlene Ottey si è allenata per anni in America ma i migliori risultati li ha ottenuti in Italia, e lo stesso Grenot. Anche le esperienze che hanno fatto altri italiani in America non hanno mai portato a risultati. Giro da 40 anni e i Gigliotti, i Vittori, i Donati, i Bosco non li ho visto altrove.

Reider, un buon allenatore? Bromell e Bracy sono un po’ usciti dai radar e non mi risulta che De Grasse si sia allenato con lui e se vogliamo De Grasse ha fatto una stagione fallimentare.

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