Arriva la seconda medaglia per l’Italia ai mondiali indoor di Glasgow: la porta a casa Mattia Furlani, che al termine di una gara tiratissima e incerta fino all’ultimo salto deve arrendersi al fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou, che vince facendo registrare la stessa misura (8.22) ma potendo contare su misure migliori nei restanti 5 salti. Una finale che s’è decisa soltanto all’ultimo salto, ma che ha confermato una volta di più la forza, la tenacia e la bravura del giovanissimo Furlani, che a 19 anni si mette al collo un argento di grandissimo valore, dimostrando di poter aprire un ciclo fatto di grandi aspettative e potenziali risultati negli anni a venire.
- Una finale bellissima: botta e risposta con Tentoglou
- L'ultimo salto: la regia che va in tilt, l'illusione della misura
- Mattia felice e commosso: "Ripagati tutti gli sforzi"
- I complimenti di Tentoglou: "Mattia è una bestia"
Una finale bellissima: botta e risposta con Tentoglou
La gara è stata bellissima e tirata, come si conviene a una finale degna di tal nome. E da subito si è intuito che il vero rivale del giovane laziale fosse il fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou, oro olimpico a Tokyo e oro mondiale a Budapest lo scorso anno, nonché vincitore delle ultime due edizioni dei mondiali indoor (a Glasgow 2019 e Belgrado 2022).
La sfida con Furlani è andata di pari passo salto dopo salto, con differenze davvero minime: hanno esordito entrambi con 8.22, poi nel secondo tentativo il greco ha saltato 7.94 contro il 7.91 del giovane di Marino (hinterland romano), misura che gli ha consentito di prendere il comando virtuale della gara. Dopo un terzo salto da 7.86 che ha fatto il paio con il nullo dell’avversario, nel quarto Furlani ha messo pressione al rivale ellenico saltando 8.10, ma un minuto dopo la risposta di Tentoglou non s’è fatta attendere, infilando un 8.15 grazie al quale ha rimesso subito il naso avanti.
Questo perché il regolamento prevede che se la miglior misura è pari si prende come riferimento il secondo miglior salto dei 6 a disposizione. Da qui la necessità di replicare subito con la quinta misura, che pure non ha sorriso a Furlani (8.04 contro l’8.11 del greco), mentre il giamaicano Carey McLeod ha fatto correre un brivido a tutti saltando 8.21.
L’ultimo salto: la regia che va in tilt, l’illusione della misura
L’ultimo salto diventa quello per tentare l’impossibile: il momento è reso ancora più catartico dai problemi tecnici della regia internazionale che di fatto obbligano anche la Rai a ripiegare su mezzi più artigianali (probabilmente una telecamera secondaria o addirittura uno smartphone), ma la tensione è palpabile e si traduce in un salto vissuto col cuore in gola, finché però la bandierina che il giudice mostra è quella rossa, anziché quella verde.
Fosse stato valido, con questo salto probabilmente il 19enne di Marino si sarebbe preso una medaglia d’oro di valore inestimabile. Ma il nullo finale non cambia nulla, perché Furlani si prende una medaglia d’argento che vale tantissimo, per giunta saltando con la stessa misura di Tentoglou (8.22), che si mette al collo il terzo oro consecutivo ai mondiali indoor.
Mattia felice e commosso: “Ripagati tutti gli sforzi”
La felicità e la commozione a fine gara di Furlani valgono più di mille parole. “È stata una gara incredibile, considerando che abbiamo gareggiato alle 10 di mattina e contro avevamo tutti il campione olimpico. Una medaglia così rappresenta la realizzazione di un sogno: ho lavorato tanto per essere qui e dico grazie a chi mi ha sostenuto. So che questo è soltanto il primo passo: la strada è quella giusta, ma il mio percorso è soltanto all’inizio e mi aspettano mesi di lavoro intenso per continuare a migliorare. Però gare come queste aiutano a fare esperienza e da Glasgow me ne torno a casa con un bagaglio ancora maggiore, e anche con più consapevolezza dei miei mezzi”.
Non dimenticata il 19enne di Marino gli sforzi fatti negli ultimi mesi: “Il mondiale di Budapest è stata una tappa fondamentale che mi ha permesso di capire tante cose. Ho fatto un lavoro incredibile che ha prodotto un risultato eccezionale, e ringrazio soprattutto mia madre che mi ha spinto sempre oltre i miei limiti. Ma dedico questo argento a tutti coloro che hanno contribuito a rendermi quello che sono. Appuntamenti come questi mi aiutano ad avere grande stabilità mentale e adesso so di poter essere ancora più forte”.
I complimenti di Tentoglou: “Mattia è una bestia”
Subito dopo arrivano anche i complimenti del campionissimo Tentoglou: “Mattia è una bestia, un ragazzo fantastico e veramente forte. Oggi avrebbe potuto tranquillamente vincere, è stata una gara durissima e molto equilibrata e sono veramente contento di averla vinta, perché non era una cosa scontata. Non ho fatto una prestazione super, però siamo a inizio stagione e contava farsi trovare pronti. Il mio obiettivo è Parigi, ma penso che ci vedremo anche a Roma”.