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Atletica, non solo Jacobs e Tamberi: Crippa e Furlani le punte azzurre per gli Europei di Roma e Parigi 2024

L'atletica italiana si appresta a vivere un 2024 pieno di appuntamenti: oltre a Jacobs e Tamberi, sul palcoscenico ecco Crippa e Furlani, le nuove speranze azzurre

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La stagione olimpica è sempre la più bella, forse ancor di più quella corrente pensando ai tanti appuntamenti e alle speranze (concrete) che l’atletica italiana ripone nell’edizione dei giochi estivi di Parigi. E non passa meeting o appuntamento che rafforzi la tesi che vorrebbe l’Italia di nuovo protagonista, pensando anche agli exploit mandati a referto nell’ultima edizione dei giochi di Tokyo.

L’ultimo fine settimana non ha fatto eccezione: il record italiano nella maratona di Yeman Crippa e l’ennesimo salto “nel futuro” di Mattia Furlani stanno lì a dimostrare che gli atleti (anche giovani) ci sono, forti e in grado da subito di sostenere il peso delle aspettative che altrimenti graverebbe tutto sulle spalle dei soliti Tamberi o Jacobs.

Crippa, record di precocità: la maratona italiana ha un nuovo re

Yeman Crippa in carriera ha corso appena due maratone, comunque sufficienti per garantirgli sin da subito un posto nell’elite della specialità (almeno a livello nazionale). A Siviglia domenica scorsa ha chiuso ai piedi del podio con un tempo di 2 ore, 6 minuti e 6 secondi, migliorando di 70 secondi il precedente primato sulla distanza, appartenuto a Iliass Aouani e stabilito sempre in Spagna (ma a Barcellona) nella primavera del 2023.

Crippa ha completato così la sua trasformazione da mezzofondista veloce a maratoneta, pensando agli esordi sulla distanza degli 800 e 1.500 metri, poi ben presto saliti a 5.000 e 10.000 (dai 3.000 metri in su detiene tutti i record italiani). Il crono fatto registrare a Siviglia gli è valso la card per Parigi, dove adesso dovrà decidere se puntare direttamente alla corsa che concluderà il programma di tutte le discipline o se cimentarsi su pista. Probabile che alla fine, visti anche i crono mandati a referti, la scelta possa ricadere proprio sulla maratona, con 10.000 ed eventualmente mezza maratona da affrontare a giugno negli Europei che si disputeranno a Roma.

A Siviglia peraltro anche Eyob Faniel ha ritoccato il suo primato su 42.195 metri, che sarebbe stato primato nazionale se no ci fosse stato Crippa a correre ancor più veloce. Tanto che adesso il vero obiettivo diventano le due ore di corsa, che per stessa ammissione di Yeman “non sono poi così lontane”.

Furlani, un salto “nel futuro”: oggi è il migliore saltatore al mondo

Chi di record se ne intende, ma anche oltre confine, è Mattia Furlani. Che a 19 anni ha strappato il record indoor nel salto il lungo che apparteneva dal 2007 ad Andrew Howe Besozzi (nuovo limite a 8.34) e che ad oggi è anche la miglior prestazione Juniores di tutti i tempi. E che tra poco più di una settimana a Glasgow, sede dei mondiali indoor, proverà a mettersi al collo una medaglia, possibilmente d’oro, dovendo fare attenzione a superare assi del calibro del greco Tentoglu (che in stagione ha saltato 8 centimetri in meno) del giamaicano Pinnock, che è l’unico che ha saltato quanto Furlani da inizio anno, ma che ancora non ha sciolto la riserva sulla sua presenza o meno alla gara in terra scozzese.

Di sicuro però il giovane Mattia ha voglia di continuare a sognare: nato a Marino, comune a una manciata di chilometri dal centro di Roma, sogna proprio di vincere il primo oro tra i grandi davanti al pubblico della Capitale in occasione degli Europei di giugno, trampolino ideale per presentarsi a Parigi con la voglia di spaccare il mondo.

Forte anche di una crescita lampante, come spiegato recentemente: “Con mia mamma (Khaty Seck, ex velocista di origini senegalesi e sua allenatrice da sempre) ci siamo focalizzati su tanti aspetti. Ad esempio, la cura del corpo: peso sempre 68 chili, come un anno fa, ma ora ho molti più muscoli e riesco a saltare meglio. A Roma sarà speciale e non vedo l’ora di arrivare a giocarmi qualcosa di importante davanti ai miei amici”.

Roma 2024, per tutti “i campionati Europei più belli di sempre”

Proprio l’edizione 2024 dei campionati continentali monopolizzerà la marcia d’avvicinamento alle olimpiadi. Dal 7 al 12 giugno saranno oltre 1.600 gli atleti impegnati sulla pista dell’Olimpico in quelli che, per stessa ammissione degli amministratori della Capitale (che puntano anche ad ospitare i mondiali 2027), saranno “i giochi Europei più belli di sempre”.

Dove l’Italia avrà tantissimi assi da calare, ripartendo dalla buona spedizione di Monaco di Baviera 2022 quando arrivarono 11 medaglie (3 ori, due argenti e 6 bronzi). “Questi Europei saranno l’occasione per dimostrare al mondo quanto l’atletica italiana sia diventata competitiva sia dentro che fuori dalla pista, oltre a servire da trampolino di lancio per Parigi”, ha commentato Stefano Mei, presidente Fidal. Che finalmente può cominciare a guardare oltre i soliti nomi, pronti a stupire oltre ogni più rosea aspettativa.

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