Gianmarco e Larissa hanno età e background differenti, ma un obiettivo in comune che non ammette deroghe: andare a Budapest a fine agosto a dettare legge tra i grandi dell’atletica mondiale.
Perché l’oro nel salto in alto maschile (Tamberi) e nel lungo femminile (Iapichino) è qualcosa che si può davvero pensare di mettere in cantiere: Gimbo l’ha già assaporato, non in un mondiale ma addirittura alle Olimpiadi, mentre la giovane figlia di Fiona May sta dimostrando a neppure 21 anni compiuti di poter emulare (se non superare) le gesta dell’illustre mamma. E in una domenica di metà luglio entrambi hanno dato l’impressione di sapere ciò che vogliono dalla loro estate.
Chorzov, riecco Gimbo
Tamberi a Chorzov (Polonia) sapeva di avere tutti gli occhi puntati addosso. Perché sin qui la sua stagione aveva raccontato parecchie delusioni, e ritrovare fiducia era indispensabile a poco più di un mese dalla rassegna iridata in terra magiara.
Finalmente la barriera (anche psicologica) di 2 metri e 30 è stata abbattuta: dopo una partenza, con tre errori in serie che per poco non hanno compromesso la sua gara, l’olimpionico ha trovato la misura a 2,30 e poi si è spinto fino a 2,34, secondo solo all’amico Matuz Barshim, quello col quale aveva condiviso loro a Tokyo nell’agosto del 2021.
A Budapest nelle migliori condizioni
Risultato che alla fine ha soddisfatto Gimbo, che adesso può ragionevolmente pensare di arrivare a Budapest nelle migliori condizioni psicofisiche per tentare di dare l’assalto alla medaglia d’oro. E chissà che anche Marcell Jacobs non possa fare altrettanto: il 2023 dell’olimpionico dei 100 metri si è rivelato sin qui assai complicato, ma la condizione piano piano sta crescendo, così come la voglia di competere al massimo. Ai mondiali manca un mese (cominciano il 19 agosto) e il clima è improntato all’ottimismo.
Larissa, una predestinata
Larissa Iachipino nella capitale magiara potrebbe a sua volta regalare magie. Nei campionati europei Under 23 ha dettato legge, come da previsione: ha saltato 6,93, miglior misura stagionale all’aperto in tandem con l’olimpionica in carina Mihambo e record personale (oltre che record italiano Under 23), mettendosi alle spalle uno stuolo di atlete molto più quotate.
Dopo i successi ottenuti al Golden Gala e a Stoccolma, la giovane figlia di Gianni Iapichino (che è anche il suo allenatore, come lo fu per mamma Fiona) è pronta ad entrare definitivamente nel gotha dell’atletica mondiale: le misure ci sono tutte, le vittorie sono una felice abitudine, i timori inflitti nelle rivali più i una certezza. Dalla sua Larissa ha l’età (nemmeno 21 anni) e la voglia di spaccare il mondo: di sicuro, la strada per farlo hanno saputo indicargliela bene.