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ATP 500 Amburgo, Cobolli più forte di tutto, anche del vento: batte Davidovich-Fokina e vola ai quarti

Nell'Atp 500 di Amburgo Davidovich-Fokina s'arrende dopo due set ad andamento ondivago, dove però Flavio Cobolli non sbaglia nei momenti chiave

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Stavolta Cobolli ha alzato sensibilmente i giri del motore: il 6-4 7-5 rifilato a Davidovich-Fokina è il segnale che il romano aspettava, tanto che dopo l’incerto debutto contro Sachko in pochi (forse nemmeno lui stesso) si sarebbero aspettati una vittoria tanto netta contro il ben più quotato spagnolo. Che invece non ha saputo resistere all’ondata Cobolliana, ben tradotta dai numeri di un match nel quale l’inerzia è stata sempre dalla parte dell’italiano. Che per la terza volta da inizio anno centra due vittorie consecutive, pronto a sfidare nei quarti un altro spagnolo, Roberto Bautista-Agut, che ha battuto senza troppi fronzoli Frances Tiafoe.

Tanto vento, tanti errori, ma Flavio è il più resiliente

A dispensare ottimismo c’ha pensato però direttamente Cobolli, che contro Davidovich-Fokina ha mostrato un temperamento e un’attitudine che da tempo non si vedevano sul suo conto. Vittoria netta e limpida, anche se la partita è andata un po’ a strappi, con l’iberico capace di strappare per quattro volte la battuta a Flavio, che da parte sua ha saputo però farsi più scaltro e portare dalla sua parte 6 game sul servizio avversario (14 le palle break procurate dopo le 23 avute nel match d’esordio: sembrano numeri da tennis femminile, e invece…).

Il vento è stato il vero padrone della contesa: raffiche piuttosto sostenute hanno costretto entrambi i tennisti a prove di forza e virtuosismi, con Cobolli che alla lunga ha saputo placare meglio le folate e soprattutto a concedere meno errori gratuiti (31) rispetto ai 41 del rivale. Il capolavoro però il romano l’ha fatto soprattutto nel secondo set, quand s’è ritrovato a inseguire per 5-2, trovando la forza per infilare 5 game di fila e ribaltare completamente l’inerzia del match.

Ribaltoni come se piovesse, ma alla fine fa festa Cobolli

Match che non era cominciato sotto una buona stella per l’italiano, costretto a cedere il servizio nel terzo gioco dopo aver sprecato una situazione di 40-15. La reazione però è immediata e produce un filotto di 14 punti a 6, che producono tre game uno dietro l’altro (due sul servizio dello spagnolo) per il 4-2 che pure dura lo spazio di un gioco, il tempo che impiega Davidovich-Fokina a riportarsi on serve e poi sul 4 pari. E quando arrivano due palle break per scappare, all’iberico viene il braccino: Cobolli reagisce e non sbaglia una virgola, infilando 8 punti consecutivi e andando a prendersi il set grazie anche all’evidente blackout subito dal rivale.

Che pure nel secondo parziale si desta all’istante: altro break nel terzo gioco, ulteriore break nel settimo, roba che lascia pensare che il set sia segnato. Una riga spazzolata e un bel rovescio rimettono in partita il romano, che salva un set point e che sul 4-5 prima spreca una palla break spedendo a lato un passante non impossibile, poi sulla seconda approfitta di un errore altrui per impattare. Decisivo è il dodicesimo gioco, dove i primi due match point vengono annullati, ma sul terzo il dritto è quello giusto.

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