Non una gran giornata per i colori azzurri sulla terra di Barcellona: Andrea Vavassori e Lorenzo Musetti pagano dazio al secondo turno, salutando il torneo catalano in coda a due partite con significati diametralmente opposti, ma tali (soprattutto nel caso di Musetti) da aprire un fronte per nulla rassicurante nella stagione europea sul rosso. Che per il carrarino si è rivelata decisamente più indigesta delle attese, al punto che la preoccupazione più impellente riguarda la possibile perdita di quota a livello ATP, anche se a preoccupare è soprattutto l’incostanza con la quale ormai deve convivere da diversi mesi a questa parte.
- Musetti non ingrana nemmeno sul rosso
- Occasione sprecata e un bilancio 2024 in negativo
- Vavassori sogna, poi si arrende a Bautista Agut
- Domani Arnaldi sfida l'italo argentino Trungelliti
Musetti non ingrana nemmeno sul rosso
Musetti ha ceduto in due set a Carballes Baena, che sulla terra sa il fatto suo e che era reduce una decina di giorni fa dalla sconfitta in finale a Marrakech contro Berrettini. Stavolta lo spagnolo non ha fatto sconti, prendendosi una bella rivincita contro un tennista italiano. È stato bravo soprattutto a volgere a proprio favore la contesa in cosa a un primo set molto combattuto, nel quale Musetti è rimasto sempre attaccato col servizio senza però riuscire a sfruttare un set point sulla terza palla break di giornata (non sfruttata).
Nel tiebreak il toscano ha pagato dazio a un passaggio a vuoto che ha consentito al rivale di scappare sul 5-1: tre punti consecutivi hanno illuso Musetti di poter ribaltare le cose, ma alla fine Carballes Baena ha chiuso sul 7-4. E nel secondo è ripartito ancora più forte, trovando un break che sulle prime era sembrato chiudere anzitempo la contesa.
Occasione sprecata e un bilancio 2024 in negativo
Nel momento di maggiore difficoltà, però, Musetti ha ritrovato coraggio e precisione nei colpi, riuscendo subito a replicare sul servizio dell’avversario e dando la sensazione di poter prendere in mano l’inerzia del match. Ma al servizio l’iberico ha alzato i giri del motore (appena un punto per Lorenzo negli ultimi due game giocati sulla battuta di Carballes), trovando poi il modo per rispondere pronto nel decimo gioco e procurarsi due palle match (la seconda è quella buona).
Musetti continua la sua via crucis di inizio stagione: 9 vittorie e 12 sconfitte da gennaio in qua, con bilancio in rosso anche sulla terra (2-3) e un balzo indietro nel ranking, con la top 30 che a Madrid potrebbe sfuggirgli di mano. Lo sfogo all’uscita dal campo la dice lunga sullo stato psicofisico del carrarino, che sulla terra deve difendere oltre 1.000 punti (e 155 li ha già persi a Barcellona).
Vavassori sogna, poi si arrende a Bautista Agut
Vavassori invece il suo l’ha fatto, ma non è bastato: ha perso 4-6 6-3 6-1 contro Roberto Bautista Agut, che ha faticato tanto a entrare in ritmo e che se l’è vista brutta nel quinto gioco del secondo set, quando con tre doppi falli è riuscito a evitare in modo rocambolesco di subire il break che avrebbe spedito Wave in orbita.
Ma proprio la grande opportunità sprecata ha finito per pesare tanto nella testa del bergamasco, che dopo aver condotto benissimo nel primo set (pur con qualche brivido nel finale di parziale, dove ha dovuto annullare due palle break sul 5-4 riuscendo poi a risalire e chiudere alla seconda palla set) ha pagato dazio a un po’ di stanchezza e anche al “peso” di quell’opportunità non sfruttata. Bautista Agut al contrario è andato aumentando i colpi e nel sesto gioco ha trovato il break sul quale ha costruito poi il proseguo del match, andando a chiudere agevolmente nel terzo (negli ottavi affronterà Norrie).
Domani Arnaldi sfida l’italo argentino Trungelliti
Domani a Barcellona scenderà in campo l’ultimo italiano rimasto in gioco, vale a dire Matteo Arnaldi, che dopo la pazza maratona contro Baez proverà a piegare la resistenza dell’italo argentino Marco Trungelliti, classe 1990, tornato in auge negli ultimi tempi (è stato anche 112 del mondo: a Barcellona è entrato da 197, ma ha già scalato almeno 30 posizioni) grazie anche al successo nel Challenger di Kigali, in Ruanda, del 10 marzo scorso.
Trungelliti in Catalogna ha vinto i due match di qualificazione contro Llamas Ruiz e Gianluca Mager e ha fatto fuori poi il croato Ajdukovic e soprattutto il cileno Nicolas Jarry (7-6 6-3), dando vita a una delle sorprese più eclatanti del torneo (non quanto quella dell’eliminazione di Nadal, seppur per mano di de Minaur). Insomma, sfida inedita per Arnaldi, ma non senza trappole (e nei quarti, salvo sorprese, chi vince troverà Ruud).