È il numero 1, anche nella marcia d’avvicinamento alle ATP Finals. Mancano cinque giorni allo start ufficiale del torneo che chiude il 2024 del circuito maggiore, ma Jannik Sinner è già ai blocchi di partenza. Il rosso di San Candido ha iniziato ufficialmente ad allenarsi a Torino in vista del cruciale appuntamento, dando vita a un’intensa mattinata di lavoro tra campo e palestra al Circolo della Stampa-Sporting del capoluogo piemontese.
- Torino, Sinner si allena col baby Budkov Kjaer
- ATP Finals, giovedì alle 12 il sorteggio dei gironi
- Sinner e il ritiro di Djokovic: meglio Carlos subito?
Torino, Sinner si allena col baby Budkov Kjaer
A far compagnia a Jannik, dopo un’oretta di lavoro agli attrezzi, il giovane talento norvegese Nicolai Budkov Kjaer, 18 anni, pure lui numero 1 ma della classifica ITF. Col baby prodigio Sinner ha “provato” sia gli scambi da fondo, sia le discese a rete. Poi lunghi focus sul servizio, in fase attiva e passiva: un lavoro mirato su ace e prime palle vincenti, diventati uno dei suoi punti di forza, ma anche su risposte sempre più efficaci. Il tutto sotto lo sguardo vigile dello staff al completo: Darren Cahill, Simone Vagnozzi, Matteo Panichi e Ulises Badio.
ATP Finals, giovedì alle 12 il sorteggio dei gironi
Proprio mentre si allenava con Budkov Kjaer – nel pomeriggio prevista una nuova sessione – Sinner è stato raggiunto dalla notizia del forfait di Novak Djokovic per le ATP Finals. Un ritiro in qualche modo nell’aria, che ha ufficializzato la lista degli otto partecipanti al torneo. Giovedì alle 12, presso il grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, è prevista la cerimonia del sorteggio dei gironi. E il forfait di Nole, oltre che blindare le qualificazioni di Ruud, Rublev e De Minaur, potrebbe avere dei riflessi anche sulla composizione stessa dei gruppi.
Sinner e il ritiro di Djokovic: meglio Carlos subito?
Il rischio di incappare in un girone di ferro (con Alcaraz, Djokovic e magari Ruud), in qualche modo, è stato spazzato via dal ritiro di Nole. Tanto che ora, paradossalmente, l’insidia maggiore potrebbe essere rappresentata da un gruppo troppo “morbido”, che esporrebbe Sinner alla certezza di sfidare un big – Zverev o Alcaraz – già in semifinale, per poi eventualmente affrontare l’altro (reduce da un impegno più agevole) nel match per il titolo del giorno successivo. Ecco perché, visto che Zverev è testa di serie come lui, Jannik sotto sotto ha una speranza: incontrare Carlitos già nel girone. Significherebbe riaffrontarlo solo in finale.
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