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ATP Montecarlo, per Sinner c'è Rune che elimina Dimitrov: è la rivincita della semifinale dello scorso anno

Vittoria sofferta del danese che si mostra più lucido nei due tiebreak che decidono il match. Sinner può vendicare la semifinale persa un anno fa proprio a Montecarlo.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’è un’altra vendetta pronta per essere consumata: è quella che Jannik Sinner attende di servire da un anno, da quando cioè Holger Rune mise fine alla sua avventura al Masters 1000 di Montecarlo, vincendo in rimonta per 1-6 7-5 7-5 una semifinale che a pensarci ancora adesso a Sinner non è mai davvero andata giù. Ma che domani potrà appunto vendicare, guadagnandosi per il secondo anno consecutivo la possibilità di avanzare tra i primi quattro nel torneo che apre la stagione dei grandi appuntamenti sulla terra rossa europea.

Rune più lucido nei tiebreak: Dimitrov spreca troppo

Il quarto atto della saga tra Sinner-Rune (il danese è avanti 2-1 nei precedenti) s’è materializzato in virtù del successo che quest’ultimo ha ottenuto contro Grigor Dimitrov, piegato soltanto al tiebreak del terzo set dopo un match vibrante e incerto come pochi se ne sono visti in questo primo scorcio di torneo.

Nonostante abbia ceduto tre volte la battuta, Rune un modo per arginare l’esuberanza del bulgaro è riuscito comunque a trovarlo: ha vinto al tiebreak un primo set combattutissimo, spuntandola per 11-9 dopo aver rischiato a più riprese di inseguire il recente finalista di Miami. Che nel secondo parziale ha preso il largo, conquistando agevolmente il set ottenendo due break (uno in apertura, uno in chiusura).

Nel terzo la posta in palio s’è fatta decisamente elevata: le percentuali al servizio tanto di Rune quanto di Dimitrov sono andate aumentando, e di conseguenza l’epilogo al tiebreak s’è rivelato necessario. Stavolta però non c’è stata storia: il danese è scappato via in fretta e non s’è più voltato, concedendo appena due punti al rivale, che pur conquistando un numero maggiore di punti con la prima (73% contro 64%) ha pagato percentuali d’ingresso inferiori (63% contro 70%), oltre a numeri decisamente più bassi di punti vinti con la seconda (51% contro 58%).

L’ultimo precedente a Torino, il primo vinto da Sinner

Rune a Montecarlo sin qui non ha impressionato più di tanto, almeno non quanto Sinner: prima del sofferto successo su Dimitrov ne era arrivato un altro altrettanto complicato contro Sumit Nagal, piegato sempre in tre set. Per quanto visto sino ad oggi, Jannik sembrerebbe averne di più, ma occhio a sottovalutare il danese, col quale peraltro anche l’unico precedente che ha sorriso all’altoatesino è finito al terzo set: è quello andato in scena a Torino alle Nitto ATP Finals dello scorso novembre, quando Sinner vinse per 6-2 5-7 6-4 nel match che consegnò al tennis di casa il primato nel girone.

Rune aveva vinto non soltanto l’incontro disputato lo scorso anno nella semifinale del Principato, ma anche quello di Sofia nell’ottobre del 2022, sempre in semifinale e sempre in tre set (5-7 6-4 5-2 e ritiro per Jannik, infortunato alla caviglia destra). Il quarto atto della serie però si preannuncia diverso da tutti gli altri, seppur pieno di implicazioni.

Rune sulla terra fa un po’ più paura

Perché dalla parte di tabellone di Sinner s’è aperta una voragine in virtù dei ko. rimediati da Medvedev (contro Khachanov) e Zverev, battuto da un redivivo Tsitsipas, che a Montecarlo vanta due successi (2021 e 2022). Una prospettiva intrigante che potrebbe aprire la porta a una clamorosa finale tra i due numeri uno al mondo, pensando a Djokovic come cavallo vincente nell’altra parte del tabellone dopo che nel pomeriggio il serbo ha battuto in due set un Musetti tutto cuore e grinta.

Quella con Rune però è una sfida decisamente probante per Sinner: in molti considerano il danese il terzo incomodo nella nuova gerarchia della next gen, che vede chiaramente Jannik e Carlos Alcaraz un gradino davanti a tutti. Rune che nel 2024 vanta una percentuale di vittorie del 66,6%, con la finale disputata al 250 di Brisbane (ma persa proprio contro Dimitrov) come miglior risultato, seguito dalle semifinali di Montpellier e Acapulco (entrambi tornei 250), i quarti a Indian Wells e appunto a Montecarlo.

Non appena atterrato sulla terra, Holger ha subito ripreso a vincere (in carriera viaggia quasi col 70%, migliore percentuale tra tutte le superfici). Insomma, per Sinner un avversario davvero tosto. Ma forse stasera ad essere maggiormente preoccupato sarà Rune, visto l’andazzo recente…

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