Seconda semifinale consecutiva sull’erba per Lorenzo Musetti, che elimina in due set Billy Harris e domani affronterà Jordan Thompson per un posto in finale all’ATP 500 del Queen’s, torneo dove ora può andare a caccia del colpaccio viste le eliminazioni dei protagonisti più attesi. Si tratta invece della prima semifinale sui prati verdi per Elisabetta Cocciaretto, che sta continuando a impressionare al WTA 250 di Birmingham.
- Musetti batte Harris: seconda semifinale consecutiva sull’erba
- Pochi rivali al Queen’s Musetti può sognare
- Cocciaretto che rimonta per la prima semifinale sull’erba
Musetti batte Harris: seconda semifinale consecutiva sull’erba
Dopo la prima semifinale della carriera sull’erba raggiunta settimana scorsa a Stoccarda, Lorenzo Musetti si conferma tra i migliori quattro anche all’ATP 500 del Queen’s grazie al netto successo (6-3 7-5) sulla wild card Billy Harris. Il carrarino parte subito aggressivo nel primo set salendo sul 3-0, vantaggio che mantiene fino alla fine del parziale salvando le uniche palle break concesse nel lungo e combattuto quinto game. Musetti si conferma impenetrabile al servizio anche nel secondo set, dove però fatica a impensierire il britannico, abile ad annullare una palla break nel quinto game, al quale sembrano però venire sempre meno le energie, fino a quando è costretto a cedere la battuta nell’undicesimo game, che manda Lorenzo a servire per il match e a chiudere l’incontro sul 6-3 7-5. In semifinale l’azzurro affronterà Jordan Thompson, che ha eliminato Taylor Fritz in due set. Si tratterà del secondo confronto tra i due, con Musetti che ha vinto il primo in due set all’ATP 250 di Adelaide a inizio 2024.
Pochi rivali al Queen’s Musetti può sognare
Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, la stagione sull’erba ci sta regalando fin qui uno dei – se non “il” – Musetti migliori di una stagione fin qui non esaltante, come da lui stesso ammesso e testimoniato anche dall’essersi lasciato cadere a terra dopo il match point per festeggiare e liberarsi di quella frustrazione accumulata dopo i risultati non all’altezza delle aspettative ottenuti sulla terra rossa, quella che teoricamente è la sua superficie preferite. Ora Lorenzo al Queen’s può davvero sognare e credere in un risultato che fino a poco tempo fa sarebbe sembrato impossibile. Questo non solo per i notevoli progressi messi in mostra sulla superficie, ma anche per il tenore degli avversari rimasti in corsa a Londra, che vedono in Tommy Paul l’unica testa di serie ancora in tabellone.
Cocciaretto che rimonta per la prima semifinale sull’erba
Settimana delle prime volte sull’erba per Elisabetta Cocciaretto, che dopo i primi quarti raggiunge anche la prima semifinale sui prati verdi al WTA 250 di Birmingham grazie al successo in rimonta (5-7 6-4 6-2) su Diana Shnaider dopo quelli ottenuti sulle campionesse slam Ostapenko e Stephens. Il match si apre con quattro game lineari, poi – nel quinto – l’azzurra si procura tre chance consecutive di strappare la battuta all’avversaria, senza però riuscire a concretizzarle, e due giochi più tardi ottiene meritatamente il break. Portatasi in vantaggio la marchigiana inizia però a commettere qualche errore di troppo, permettendo alla russa di recuperare due volte il break di svantaggio e poi vincere il primo set 7-5 alla prima occasione buona dopo che Cocciaretto si era fatta rimontare da 30-0.
Nel secondo set la prima a portarsi in vantaggio è Shnaider che vola sul 4-2, ma quando tutto sembra ormai perso, con orgoglio Cocciaretto reagisce, ottenendo l’immediato contro-break e vincendo i tre game successivi che le permettono di allungare il match al terzo, dove ha ormai in mano l’inerzia dell’incontro come testimonia l’immediato break da lei ottenuto. La russa sembra poter rientrare in partita nel sesto game, ma l’italiana classe 2001 è brava ad annullare le due palle break offerte, per poi strappare nuovamente la battuta all’avversaria e infine chiudere senza esitazioni l’incontro nel game successivo. Al prossimo turno affronterà la vincente della sfida tra Yulia Putintseva e Caroline Dolehide.