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Wimbledon, Cocciaretto avanza al 3° turno lasciando soli 4 game a Volynets. Bronzetti lotta ma Andreeva non fa sconti

Dopo aver estromesso la numero 3 del seeding, Jessica Pegula, Elisabetta Cocciaretto dimostra di sentirsi in gran forma, accedendo al terzo turno senza patemi. Saluta una combattiva Lucia Bronzetti

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Sull’erba la musica è sempre soave per Elisabetta Cocciaretto. Che due anni dopo torna al terzo turno di Wimbledon, pronta di nuovo a stupire dopo aver liquidato senza apparente difficoltà (e con pieno merito) la pratica Katie Volynets nella sfida tra “outsider” (avevano eliminato rispettivamente Pegula, numero 3 del ranking, e la tedesca Maria, numero 45). Il 6-0 6-4 finale testimonia una volta di più l’ottimo stato di forma della 24enne marchigiana, che tra una lettura e l’altra ha trovato il modo per stupire ancora e tenere alta la bandiera tricolore al femminile, ammainata dopo la dipartita di Jasmine Paolini. Non è riuscito invece il miracolo a Lucia Bronzetti, sconfitta 6-1 7-6 dall’enfant prodige Mirra Andreeva.

Cocciaretto sull’erba viaggia spedita che è una favola

Cocciaretto ha rispettato in pieno il pronostico, dominando in lungo e in largo nel primo set e poi recuperando in fretta dall’unico momento di difficoltà, quello attraversato all’inizio del secondo parziale, quando s’è ritrova a inseguire per 3-1. Per mezzora almeno, però, non c’è stata storia: break nel gioco d’apertura, contro break scongiurato nel game successivo, poi altra dimostrazione di forza in risposta e nuovo break (a 15) per stendersi un tappeto rosso ai piedi.

Nei turni al servizio la giocatrice fermana non si fa più sorprendere e così nel quinto game arriva anche il terzo break, approfittando delle difficoltà di adattamento a una superficie decisamente più lenta. Al primo set point la pratica è chiusa e stride con quanto visto fino a quel momento il game tenuto a zero dall’americana nel gioco d’apertura del secondo set. Che pure si dimostra molto più complesso, perché nel quarto gioco arriva il primo e unico break di giornata di Volynets, complice anche uno strano stop (non un vero medical time out, ma con intervento lampo del fisioterapista) chiesto dall’americana e che finisce per togliere concentrazione a Elisabetta.

Che pure si riprende prontamente: strappa subito la battuta e trova la parità a quota 3, poi dopo aver annullato una palla break sul 4-4 ne trova tre per andare a servire per il match (e la seconda è quella buona). Finale senza patemi e pratica chiusa con un bel rovescio lungo linea.

Dai consiglio di Sofia Goggia alle prospettive di ranking

Al terzo turno Cocciaretto dovrà vedersela con la vincente della sfida tra Belinda Bencic (35 del ranking) ed Elsa Jacquemot, numero 113 al mondo.

Logico però attendersi qualcosa di buono, visti anche i trascorsi stagionali sull’erba: la semifinale ottenuta a s-Hertogenbosch era stato il segnale di una ritrovata verve su una superficie che in passato le aveva già dato diverse soddisfazioni, e che adesso potrebbe aprirle prospettive decisamente allettanti (anche di ranking, dove la top 100 è pressoché centrata). I consigli di Sofia Goggia si stanno rivelando preziosi: l’Italia al femminile (in singolare) è tutta nelle mani di Eli.

Bronzetti ci prova, ma Mirra Andreeva è più scaltra

Questo perché Lucia Bronzetti, l’altra superstite del primo turno, non è riuscita ad averla vinta contro Mirra Andreeva: la giovane russa ha mostrato i muscoli, ma se l’è vista anche brutta nel secondo set quando ha dovuto rincorrere la riminese, salita sul 5-3 e ritrovatasi a servire per prolungare il match al terzo dopo aver ceduto 6-1 nel primo parziale.

L’italiana non ha sfruttato neppure un paio di set point e alla fine al tiebreak non è riuscita ad arginare la maggiore potenza della rivale, che ha chiuso al secondo match point guadagnandosi il terzo turno e lasciando Lucia con più di un rimpianto.

Paolini riparte dal doppio: buona la prima con Errani

Nel torneo di doppio partono con una vittoria Jasmine Paolini e Sara Errani, che con un doppio 6-3 hanno superato Cristina Bucsa e Miyu Kato.

Match non semplicissimo per le due azzurre, che hanno faticato soprattutto a chiudere i conti nel finale di secondo set, dopo essersi ritrovate avanti 6-3 e 4-1 (doppio break) e aver concesso l’opportunità alle rivali di rifarsi sotto, tanto che gli ultimi quattro giochi del match hanno visto prevalere sempre la coppia che era in risposta. Nel prossimo turno le rivali delle due italiane saranno Chan e Krejcikova, quest’ultima giustiziera di Paolini nel corso della finale 2024 del torneo di singolare.

Wimbledon: i risultati del tabellone femminile

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