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Clamoroso al Queen's: Draper fa fuori Alcaraz e lo spedisce al numero 3 del ranking ATP (dietro Djokovic)

Alcaraz sbatte contro Jack Draper e abdica al Queen's: scivola alla numero 3 del ranking e fa un favore a Sinner, che resisterà molto più tempo alla numero 1.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Aveva fretta di godersi Italia-Spagna di stasera, ma forse Carlos Alcaraz ha fatto male i calcoli: pur di guadagnare tempo ha finito per stendere un tappeto rosso ai piedi di Jack Draper, che non se l’è fatto ripetere due volte e l’ha buttato fuori dal Queen’s, ponendo un’ombra sulla corsa che dovrà portare il murciano a ripetere l’exploit dell’anno passato a Wimbledon. Il 7-5 6-3 finale vale da monito per tutti: Draper quest’anno sull’erba non scherza, e Carlitos è la sua vittima (sin qui) più illustre.

Draper non scherza: sull’erba oggi nessuno è come lui

Il confronto a distanza con Sinner ha così visto prevalere l’azzurro, che proprio nello stesso momento in cui Alcaraz le prendeva al Queen’s s’è qualificato ai quarti di Halle (non senza fatica, per la verità, ma anche Marozsan è tipo da prendere con le molle).

Carlos invece, che sull’erba londinese era campione in carica, ha completamente cannato la giornata: oltre al solito duello con un ape (che l’ha infastidito durante un turno di servizio nel primo set) ha faticato soprattutto a trovare le contromisure contro un Draper scatenato, unico tennista attualmente imbattuto sull’erba con almeno 7 partite giocate in stagione (le 5 di Stoccarda, dove ha battuto in finale Berrettini in rimonta, e le due vinte al Queen’s contro Navone e appunto Alcaraz), capace di offrire uno spettacolo godibile e continuo e soprattutto autore di alcuni punti che hanno letteralmente mandato in estati il pubblico presente sugli spalti.

Carlitos scende dietro Djokovic nel ranking

La sconfitta maturata al Queen’s spedisce lo spagnolo addirittura in terza posizione nel ranking ATP, perché i 450 punti persi rispetto alla passata edizione finiscono inevitabilmente per presentargli il conto e rafforzare una volta di più le possibilità che avrà Sinner di mantenere il regno del tennis mondiale decisamente più a lungo di quanto non dicano gli impegni a breve scadenza (a Wimbledon Alcaraz avrà 2.000 punti da difendere: potrebbe tornare numero 1 Djokovic, perché Jannik basterà che avanzerà alla seconda settimana per tirarsi fuori dagli impicci).

Alcaraz ha concesso 4 palle break in un pomeriggio piuttosto equilibrato, tutte peraltro concentrate nella parte finale del match dopo che il primo parziale si è concluso al tiebreak, con Draper cinico nel trovare un 4-0 iniziale di parziale col quale ha saputo gestire tutto il proseguo del tiebreak.

Nel secondo set Alcaraz ha provato a forzare la mano, ma senza trovare continuità: ha avuto una sola palla break in tutto l’incontro, ma dopo aver perso il servizio nel quarto gioco ha dovuto sempre inseguire, salvando due match point nell’ottavo game prima di scappare 0-30 nel nono gioco. A quel punto Draper ha infilato 4 punti consecutivi e ha mandato a casa Carlitos, che sulla strada che porta a Wimbledon avrà qualcosa su cui pensare. Ma che almeno potrà godersi Italia-Spagna di stasera senza andare di fretta nella… sala dei massaggi. Anche se non era così che l’aveva immaginata.

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