James Harden resta a Philadelphia. Questa almeno è la volontà dei 76ers che sembrano non aver trovato nessun “trade partner” per la 33enne guardia di Los Angeles. I Clippers restano sullo sfondo ed ora tra la franchigia e il giocatore potrebbe nascere un braccio di ferro capace di condizionare la stagione.
- Harden, attacco frontale a Morey: "E' un bugiardo"
- 76ers: basta chiacchiere, si riparte da Harden
- Harden-Phila allo scontro: le cause di una crisi
- Clippers alla finestra: la volontà di Harden
Harden, attacco frontale a Morey: “E’ un bugiardo”
A distanza di un paio di giorni dalla decisione dei 76ers di chiudere ogni discorso trade riguardante Harden arriva la dura reazione del giocatore nel corso di un media event dell’Adidas in Cina: “Daryl Morey è un bugiardo e non sarò mai parte di un’organizzazione di cui fa parte anche lui. Lasciatemelo dire ancora. Morey è una bugiardo e non farò parte di un’organizzazione in cui c’è anche lui”.
76ers: basta chiacchiere, si riparte da Harden
Secondo l’insider NBA, Adrien Wojnarowski, Philadelphia ha preso la sua decisione: ha chiuso i discorsi riguardanti le possibili trade per James Harden e vuole convocarlo per il training camp per l’inizio della stagione. Una decisione di fatto unilaterale in questo momento per provare a mettere pressione al giocatore e forse anche alle possibili pretendenti. Le trattative per una possibile trade del Barba non sono andate a buon fine con il giocatore che ha ancora un anno di contratto con 76ers.
Harden-Phila allo scontro: le cause di una crisi
La decisione di James Harden di arrivare allo scontro con i 76ers ha sorpreso. A capo della franchigia di Philadelphia c’è in questo momento Daryl Morey, il gm con cui la guardia losangelina ha sempre avuto un rapporto molto stretto sin dai tempi di Houston. E anche il rapporto con Joel Embiid sembrava essere perfetto ma quando ci sono di mezzo i soldi le situazioni si fanno sempre molto più complicate.
Il Barba ha deciso di esercitare infatti l’opzione di rimanere all’interno del contratto (la player option) dopo che le trattative per un rinnovo a lungo termine non hanno raggiunto i risultati sperati e sarà free agent alla fine di questa stagione. Secondo fonti vicine al giocatore, Harden sarebbe rimasto deluso dalle proposte dei Sixers che hanno deciso di non mettere sul piatto il massimo salariale per il giocatore.
Clippers alla finestra: la volontà di Harden
Philadelphia ha fatto capire chiaramente le sue intenzioni: se Harden vuole andare via, la franchigia disposta a prenderlo deve mettere sul piatto un’offerta importante che consenta ad Embiid e compagni di rimanere in corsa per un titolo NBA. L’unica che ci ha provato veramente sono stati i Los Angeles Clippers che cercano di allungare la loro finestra da contender e di sopperire ai continui problemi fisici di Leonard e George. Ma la franchigia di Steve Ballmer non ha poi molto da offrire, i tentativi di rimanere competitivi nel corso degli ultimi anni hanno ristretto le possibilità di spesa e di movimento sul mercato.
Ora si rischia un vero e proprio braccio di ferro tra Harden e i Sixers: Morey ha dimostrato di essere un osso duro di fronte alle richieste dei giocatori come in passato con Ben Simmons. Il Barba dovrà presentarsi ai nastri di partenza della stagione con Philadelphia convinta di riuscire a ricucire lo strappo e sicura di poter essere ancora una forza ad Est. Harden però già in passato ha trovato i suoi metodi per forzare la trade come accaduto sia a Houston che a Brooklyn, e potrebbe creare una situazione incandescente già al via della nuova stagione. Il giocatore ha già fatto trapelare infatti di non essere intenzionato a presentarsi al camp e lancia il guanto di sfida ai Sixers.