La marcia d’avvicinamento è stata incoraggiante, ma è adesso che l’Italia del basket deve alzare l’asticella. Pronta a staccare l’ultimo biglietto per volare a Parigi, e poco importa se per farlo abbia dovuto prendere la rincorsa e andare a Porto Rico. È lì che Gianmarco Pozzecco e i suoi ragazzi inseguono la qualificazione olimpica, provando a emulare quanto fatto dall’Italia di Meo Sacchetti tre anni fa in Serbia. Allora si parlò (giustamente) di impresa, ma un’altra ne servirà a San Juan, dove il pericolo maggiore fa rima con Lituania, ma dove nulla andrà sottovalutato.
- Il programma: tutte le gare nella tarda serata italiana
- Gallinari sogna un ritorno in grande stile
- Perché la Lituania è il pericolo numero uno
- Le altre avversarie: Porto Rico per la storia
Il programma: tutte le gare nella tarda serata italiana
L’Italia debutterà nella tarda serata di martedì 2 luglio affrontando il Bahrein, la(probabile) cenerentola del mini girone da tre squadre che vede impegnato anche Porto Rico. Contro il quale gli azzurri giocheranno nella notte tra giovedì e venerdì alle 2,30 italiane.
A quel punto, le prime due del girone accederanno alle semifinali in programma nella notte tra sabato e domenica, dove affronteranno le altre due qualificate del triangolare che vede impegnate Lituania, Messico e Costa d’Avorio. La finalissima che mette in palio il pass per Parigi è in programma domenica 7 luglio, poco prima della mezzanotte. Tutte le gare verranno trasmesse da Sky Sport e dalla piattaforma DAZN.
Gallinari sogna un ritorno in grande stile
Come arriva l’Italia al preolimpico? Pozzecco ha dovuto fare i conti con assenze di rilievo, a cominciare da quella di Simone Fontecchio, probabilmente il miglior giocatore italiano in circolazione, costretto a fermarsi per un problema al piede sinistro che ha richiesto un intervento chirurgico. Non ci sono neppure i giovani Procida e Spagnolo, entrambi infortunati, mentre Marco Belinelli (prossimo alle 38 primavere) ha declinato la proposta di tornare in nazionale, preferendo godersi un po’ di riposo dopo una lunga stagione.
Ecco però che per un big che ha deciso di uscire definitivamente dalla scena ce n’è un altro tornato a distanza di due anni dall’ultima maglia azzurra indossata: è Danilo Gallinari, che è il vero leader emotivo e tecnico di un gruppo che potrebbe rivelarsi alla stregua di un buon mix tra vecchi e giovani, nonostante di esperienza ce ne sia un po’ in tutti i reparti. Sarà l’Italia di Nicolò Melli (fresco di ritorno al Fenerbahce, con rumoroso addio a Milano) e Stefano Tonut, di Achille Polonara e Nico Mannion, di Marco Spissu e Alessandro Pajola, ma anche di Awudu Abass e Giampaolo Ricci, nonché di Guglielmo Caruso, Giordano Bortolani e John Petrucelli.
Perché la Lituania è il pericolo numero uno
Già, ma chi saranno gli avversari degli azzurri? La Lituania sulla carta è la squadra da battere. E poco importa se Jonas Valanciunas, per “fortuna” nostra, abbia deciso di non partecipare al torneo preolimpico, “accontentandosi” dei 30 milioni che i Wizards gli garantiranno nei prossimi tre anni (firma fresca fresca di giornata): Domantas Sabonis, figlio di Arvydas, è il vero gioiello di una squadra che pure ne ha di bocche da fuoco, con gente abituata a stare al vertice tanto in Europa, quanto in America.
Domantas Motjeunas e Tadas Sederkerkis sono stabilmente nel gotha del basket continentale al pari di Jon Jokubaitis, così come Marius Grigonis e Mindaugas Kuzminskas che hanno tanta esperienza da vendere. La Lituania poggia sul blocco dello Zalgiris allenato da Andrea Trinchieri, e chissà se col Poz qualche parola se la siano scambiata.
Le altre avversarie: Porto Rico per la storia
I padroni di casa di Porto Rico non dovrebbero restare a guardare, anche se forse sono un gradino sotto all’Italia. Anche perché non ci saranno Markus Howard e Justin Reyes, due elementi che avrebbero fatto comodo a coach Nelson Colon. Molto passerà dalle prestazioni di Tremont Waters: il play è quello con più punti in mano e cercherà di sfruttare i centimetri in area di George Conditt IV e Ismael Romero. L’Italia ha già affrontato Porto Rico al mondiale 2023, vincendo senza troppe difficoltà, e quella partita servirà per rinfrescare un po’ la memoria.
Quanto a Bahrein, Messico e Costa d’Avorio, poco da dire: Mustafa Rashed, Dwayne Chism e Muzamir Ameer Homoda sono le carte che i mediorientali proveranno a giocare per puntare a una clamorosa qualificazione almeno alle semifinali. Nel Messico ci sono Paul Stoll e “Pako” Cruz a tirare ancora la carretta, mentre gli ivoriano hanno Mo Bamba (oggi ai Sixers, ex Magic) e Alex Poythress dell’Olimpia Milano come elementi di maggiore notorietà.