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Benevento e Avellino a suon di doppiette, Campobasso a valanga sulla SPAL: Top e Flop 9a giornata Serie C

Dal duo Perlingieri-Lanini al tandem Patierno-Sounas, fino alla super prestazione della squadra di Piero Braglia. Ascoli flop, nonostante l'arrivo di Di Carlo.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Dalle goleade di Benevento ed Avellino al poker rifilato dal Campobasso di Piero Braglia alla malcapitata SPAL, che continua ad essere al centro di un particolare vortice negativo. Nel girone A, non si ferma la corsa del Padova di Andreoletti, mentre nel raggruppamento centrale la Ternana vince e convince, al contrario di un Ascoli che fatica a ingranare anche dopo l’approdo in panchina di Mimmo Di Carlo. Entriamo nel dettaglio di top e flop della 9a giornata del campionato di Serie C.

I Top della 9a giornata di Serie C

Perlingieri, l’oro di Benevento

Nel Sannio, c’è chi lo definisce addirittura il Kenan Yildiz della C, ma per caratteristiche Mario Perlingieri non sembra minimamente avvicinarsi al fantasista turco della Juventus. In comune, i due, hanno soltanto l’età, almeno per il momento: classe 2005. Talento cristallino di Torre Annunziata, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Benevento, meritandosi le prime apparizioni nel calcio dei grandi nella passata stagione e consacrandosi in questo avvio di campionato, protetto dall’esperienza di Gaetano Auteri.

Contro il Latina, una doppietta che certifica il salto di qualità di un ragazzo che può giocare con qualsiasi partner d’attacco o fare reparto da solo. Tra i tanti under lanciati dal tecnico giallorosso in questi mesi, è senza dubbio il più pronto.

Avellino, un Pitone per amico

Un Pitone che diventa Lupo, una squadra che diventa Gruppo, con la G maiuscola. Tutti per uno, uno per tutti, allontanando i fantasmi del recente passato e mettendo in vetrina le reali qualità dei singoli. Questo è l’Avellino del presente e, forse, del futuro. Dall’incubo al sogno.

Raffaele Biancolino ha contribuito a scoprire la miglior versione della formazione biancoverde, dominante anche contro la Casertana di Manuel Iori e radicalmente trasformata rispetto alle prime gare di campionato. Patierno e Sounas trascinatori, D’Ausilio motorino instancabile e autore di quattro assist in una sola partita (otto in stagione). Incredibile ma vero, l’Avellino è tornato.

Fonte: LPS

Avellino-Casertana Sounas festeggia con i compagni dopo gol 2-0 (LPS)

Pierino “la Bestia” ruggisce ancora, il Campobasso è lì

E menomale che c’era già qualcuno pronto a dargli del finito. Ma questo errore è stato ampiamente fatto in passato. Piero Braglia non lascia, raddoppia. Superato un avvio caratterizzato da alti e bassi, il suo Campobasso ha iniziato a ingranare la marcia giusta, collezionando tre vittorie e due pareggi (senza subire gol) nelle ultime cinque uscite.

I segnali positivi, però, erano arrivati anche contro la Torres di Greco settimane fa, quando i molisani erano riusciti a tenere botta in inferiorità numerica, perdendo di rigore e non facendosi schiacciare dall’undici sardo, reduce dal secondo posto dello scorso campionato. Tanti giovani interessanti e qualche “veterano” al posto giusto nel momento giusto: ne è un esempio il portiere Francesco Forte, che si è regalato un compleanno coi fiocchi. Serata perfetta contro una SPAL in evidente difficoltà. E intanto, la “Bestia” ruggisce ancora.

Fonte: LPS

Piero Braglia allenatore Campobasso (LPS)

I Flop della 9a giornata di Serie C

Ndoj nobile decaduto

Emanuele Ndoj, dove sei finito? I due gialli incassati in meno di 20 minuti, al “Vigorito” di Benevento, rappresentano una chirurgica fotografia del momento vissuto dall’ex fantasista del Brescia. E non da oggi, ma da più di un anno a questa parte. Dall’addio alle Rondinelle all’illusoria esperienza di Catania, fino alla scelta di fare un passo indietro per rilanciarsi con la maglia del Latina, dove non appare propriamente a suo agio. Fatica a destreggiarsi all’interno della mediana disegnata da Padalino, senza incidere minimamente in zona offensiva. Le aspettative sono alte e, probabilmente, incidono su giudizi e commenti, ma da uno come Ndoj ci si attende ben altro. Nella speranza non sia diventato un semplice nobile decaduto costretto ad un finale di carriera da “gambero”.

Fonte: LPS

Cavese-Latina Ndoj in contrasto con un avversario (LPS)

Nessuna SPAL(lata) al campionato e squadra in ritiro

SPAL irriconoscibile. E ora rischiano tutti. Il ko di Campobasso è soltanto la goccia che fa traboccare un vaso già rotto da tempo. Un vaso ridotto in mille pezzi e di difficile ricostituzione. Una spaccatura tanto netta quanto evidente fra tifoseria, squadra e proprietà, che non sta certo producendo i risultati sperati.

Andrea Dossena, finora incapace di trovare il bandolo della matassa, dovrebbe restare al timone della compagine ferrarese almeno fino al big match con il Pescara, capolista insieme a Ternana e Virtus Entella. Il destino del tecnico, in caso di roboante sconfitta, sarebbe segnato. E da oggi la SPAL è in ritiro punitivo presso il centro sportivo Fabbri, dove proverà a ritrovarsi prima della gara di venerdì.

Fonte: LPS

Andrea Dossena allenatore Spal (LPS)

Ascoli, Di Carlo non basta

Ascoli sull’orlo del baratro. È vero, siamo solo al primo quarto di campionato, ma certe stagioni è necessario riaddrizzarle subito, per non doversi confrontare con obiettivi per cui non si è pronti o non si è stati costruiti. Tecnicamente e, soprattutto, mentalmente. E se neanche l’esperienza di Mimmo Di Carlo è bastata per dare una svolta, dopo l’esonero di Massimo Carrera, allora significa che il problema è decisamente più profondo.

Si percepiscono, in modo nitido, le scorie di una retrocessione che non può essere dimenticata, ma che va accantonata per il bene della realtà bianconera. Non è riuscito a farlo la società in estate, ecco perché tocca soltanto a calciatori ed allenatore non deragliare, almeno fino al mercato di gennaio.

Otto punti sono un bottino magrissimo, con la zona playout è ad un passo dopo la pesante sconfitta di Terni. In tal senso, i marchigiani potrebbero aver perso contro “un buon esempio”: la Ternana, grazie al direttore Diego Foresti (poi “silurato” dalla nuova proprietà), ha rialzato la testa e si è rilanciata, con giocatori importanti e investimenti moderati. E ora è lì a lottare per la promozione diretta, da neoretrocessa.

Fonte: LPS

Domenico Di Carlo allenatore Ascoli (LPS)

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