Nel calcio e nello sport in generale la scintilla può scattare da un momento all’altro, trasformando un incompreso in un giocatore quasi insostituibile.
Euro 2020 e Juventus: la rinascita di Federico Bernardeschi
Ne sa qualcosa Federico Bernardeschi, che si è riscoperto centrale nella Juventus dopo quattro stagioni mai del tutto convincenti tra infortuni e impiego a singhiozzo.
Il buon contributo dato alla causa dell’Italia ad Euro 2020 e il ritorno sulla panchina della Juventus di Max Allegri, subentrato ad Andrea Pirlo con il quale ‘Berna’ non aveva legato, hanno permesso all’ex fiorentino di trovare quell’autostima che non aveva mai avuto dall’approdo alla Juventus, nell’estate 2017, per 40 milioni versati alla Fiorentina più cinque di bonus.
Bernardeschi racconta il proprio dramma: “Ho rischiato di smettere con il calcio”
L’autostima, ma anche il coraggio per parlare di un dramma personale, quello che Federico Bernardeschi ha vissuto dopo l’adolescenza e svelato in un’intervista esclusiva concessa a ‘Dazn’, nella quale il jolly offensivo di Carrara ha confessato di essere stato vicino all’addio al calcio a 16 anni a causa di un problema cardiaco, nello specifico un’ipertrofia ventricolare, del quale aveva già parlato nel 2019.
“A 16 anni, appena passato dall’Empoli alla Fiorentina, durante un controllo di routine, mi dissero che qualcosa non andava e scoprirono che avevo il cuore allargato. Mi dissero che non potevo più giocare”.
Bernardeschi aveva il ventricolo sinistro più grosso di 8 millimetri rispetto a quello destro. Un problema non insolito per uno sportivo e curabile attraverso farmaci specifici e anche una dieta iposodica. E proprio grazie a questi rimedi Bernardeschi tornò a giocare a calcio: “Non sapevano quanto poteva essere grave, avrei anche potuto smettere di giocare. Sono stati sei mesi brutti e difficili, ma per fortuna grazie ad una dieta specifica e ad un farmaco tutto si è risolto” ha dichiarato Federico.
“È stata una grandissima paura per la sua salute fisica, non sapevamo dove potesse sfociare questo problema” ha aggiunto la sorella Gaia.
Sono stato in casa fermo per mesi e lì ho capito quanto amassi davvero il calcio. Da quel momento mi sono ripromesso di fare tutto quello che era in mio potere per arrivare ad essere un giocatore professionista”.
Juventus, Bernardeschi apre al rinnovo del contratto
Nella stessa intervista a ‘Dazn’ Bernardeschi ha aperto alla possibilità di rinnovare il contratto con la Juventus in scadenza nel prossimo giugno, nonostante la trattativa non sia ancora decollata e nonostante l’interessamento del Barcellona:
“Siamo aperti al dialogo e il mio agente si vedrà con la Juve: la voglia di restare qua c’è, poi ovviamente le cose si fanno in due. Ho passato molti momenti difficili anche qui alla Juve, ma non rimpiango assolutamente niente. Questi momenti mi sono serviti tantissimo perché mi hanno fatto crescere. La mia carriera è sempre stata un continuo salire, ma per forza di cose nella vita ci sono anche delle flessioni: è in occasioni simili che bisogna farsi delle domande, riflettere su dove si è sbagliato, su dove hanno sbagliato gli altri, su cosa si può migliorare in noi stessi per fare ancora di più e risalire. E quando risali, è 100 volte più bello”.
Infine, l’ammissione di quanto sia stato importante il trionfo ad Euro 2020 con l’Italia: “Con la vittoria a Euro 2020 ho chiuso un cerchio e credo di essere risalito definitivamente. Siamo aperti al dialogo e il mio agente si vedrà con la Juve: la voglia di restare qua c’è, poi ovviamente le cose si fanno in due. Come in un matrimonio…