Chissà se nel fornire una prestazione di così alto livello contro lo Spezia, una delle sue migliori con la maglia della Juventus, Federico Bernardeschi ha trovato una motivazione in più nella volontà di ricordare l’amico Davide Astori, scomparso tre anni fa.
L’esterno bianconero ha giocato con Astori nella Fiorentina e anche se la tragedia è maturata dopo il suo trasferimento a Torino, il Nazionale azzurro ricorda tutto di quel giorno e di come venne a sapere l’accaduto:
“Se chiudo gli occhi e ritorno a quella giornata la sensazione è di vuoto assoluto – ha dichiarato lo juventino a ‘Ossi di Seppia, il rumore della memoria’. su RaiPlay – Ho appreso la notizia dalla televisione, ero in collegamento e fu interrotto il campionato. Ho provato a chiamare i dottori della Fiorentina, ma purtroppo nessuno mi rispondeva. Poi mi ha risposto il dottore della squadra, mi ha dato conferma e lì sono scoppiato in lacrime. Non è facile neanche oggi parlarne. Davide era un ragazzo puro, semplice: non è sempre facile trovarlo nel mondo del calcio. Il giorno del funerale è stato devastante, un momento magico con tantissima gente, ma tragico da un altro punto di vista perché ci siamo tutti resi conto che lui non c’era più”.
“Andare a letto la sera e non svegliarsi più la mattina dopo, così all’improvviso, fa fare delle riflessioni – ha aggiunto Bernardeschi – Questa esperienza mi ha insegnato a godermi tutte le persone care in ogni singolo momento”.