È il presidente Re Mida dello sport italiano, quello che davvero può riuscire a puntare dritto verso un traguardo che avrebbe del clamoroso: spodestare il calcio nella speciale classifica dei tesserati, che se davvero dovesse avversarsi farebbe di Angelo Binaghi uno dei più grandi visionari della politica applicata allo sport. Per ora è solo una smodata ambizione, ma se i successi dei vari Sinner e compagnia cantante dovessero mantenersi tali, chissà se davvero nell’arco di qualche stagione non si possa assistere a un clamoroso sorpasso. Intanto il presidente della FITP si gode quanto fatto nell’ultimo anno, e al 2025 chiede cose tutto sommato abbastanza “normali”, senza voler alzare troppo l’asticella.
- Chi s'accontenta gode. Ma Binaghi sogna Roma...
- La Davis a Bologna, un'altra grande vittoria del presidente
Chi s’accontenta gode. Ma Binaghi sogna Roma…
I due slam vinti da Sinner, l’oro olimpico della coppia Errani/Paolini e i trionfi in Davis e Billie Jean King Cup sono rappresentano biglietti da visita niente male per il movimento. Binaghi sa perfettamente che ripetersi sarà difficilissimo, al punto da non voler cercare chissà quali “gratificazioni” nell’anno che è appena cominciato: “Mi accontenterei di vincere un quarto delle cose che abbiamo conquistato negli scorsi 12 mesi”.
Un modo forse per mettere le mani avanti e far sapere al mondo intero che davvero ripetersi è più difficile che vincere la prima volta. “Ammetto che mi accontenterei di poter raggiungere almeno un quarto delle vittorie ottenute nel 2024. Chiaro che ci sono tanti appuntamenti “caldi”, a cominciare dagli Australian Open dove Sinner ha la chance di confermare quanto fatto lo scorso anno.
Poi è naturale sperare che possa esserci un italiano in grado di vincere a Roma: è un torneo che per tante ragioni c’è sempre mancato, almeno nel recente passato (unica vittoria quella del 1976 targata Adriano Panatta), ma al quale come movimento italiano teniamo tutti in modo particolare”. Un anno fa peraltro Sinner fu costretto a saltarlo per motivi fisici: a maggio potrebbe essere tutto diverso.
La Davis a Bologna, un’altra grande vittoria del presidente
Binaghi ha parlato a Cagliari in occasione di una visita promossa dal Ministro dello Sport Andrea Abodi. E non s’è voluto addentrare in previsioni, consapevole che la schiera di italiani al via dei grandi tornei internazionali saprà produrre tante belle soddisfazioni. “Non lo faccio per una questione di scaramanzia, ma perché ritengo che alla fine quello che verrà sarà tutto un guadagno. Ripeto, potremmo benissimo accontentarci vincere molto meno rispetto al 2024 e saremmo comunque felici”.
L’Italia nel 2025 ospiterà anche la fase finale di Davis Cup, in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna, con la possibilità di assistere a un possibile triplete azzurro. Potrebbe dunque rivelarsi un’annata ancor più trionfale di quella già vissuta lo scorso anno, ma molto dipenderà anche dall’esito del ricorso presentato dalla WADA al TAS di Losanna per la vicenda Clostebol, con Sinner che rischia 12 mesi di stop.