A sentire il diretto interessato c’è la fila per provare a sfidarlo, ma quando a presentarsi alla porta è nientemeno che un campione dei pesi massimi in carica (seppur IBF) le cose cambiano per davvero: Jake Paul s’è l’è ritrovato davanti solo “virtualmente”, complice un messaggio ricevuto sul proprio account social, col quale Daniel Dubois lo invitava ufficialmente a un incontro con i palio il titolo mondiale IBF. E a quanto pare lo youtuber non sarebbe rimasto impassibile di fronte alla richiesta, certo arrivata da un prospetto ben diverso rispetto a quelli affrontati nel passato (se si eccettua Tommy Fury, fratello di Tyson, ma quella è un’altra storia).
La proposta di Dubois: “Diamoci da fare”
L’asticella adesso rischia di alzarsi di brutto, perché Dubois giusto un paio di mesi fa ha mandato al tappeto nientemeno che Anthony Joshua, probabilmente ponendo fine alla sua carriera ad alto livello. Il pugile britannico è voluto subito andare al nocciolo della questione: ha chiesto a Jake se se la sentisse di sfidare un rivale degno di tal nome, non uno dei tanti raccolti in giro per qualche palestra giusto per fare uno show sul ring.
“Ho visto che nello scorso fine settimana hai fatto buoni affari, ma mi chiedo se te la sentiresti di combattere con un legittimo campionato mondiale dei massimi in palio. Chi ti chiama è Daniel Dubois, diamoci da fare”.
Proposta secca e diretta, col britannico magari attratto più dall’idea di intascare una borsa milionaria (il match tra Paul e Tyson ha mosso fiumi di dollari, di cui almeno 60 finiti nelle tasche dei due contendenti sul ring) che non da quella di dover affrontare un pugile chiaramente al di sotto del suo standard, con percentuali di vittoria piuttosto elevati.
Paul pensa a Canelo. E ha detto no anche a Beterbiev
La risposta di Paul, al solito, è sembrata in linea col personaggio. “Sai quanta gente mi ha cercato dopo il match con Tyson? Mettiti in fila”, ha sentenziato lo youtuber. Chiaro però che dietro quella frase si nasconde la necessità di prendere tempo: Dubois sarebbe un pugile con tutti i crismi del caso, per giunta anche nel suo massimo momento di splendore (22 vittorie, di cui 21 per ko., e 2 sconfitte), capace dunque di rivelarsi alla stregua di un crash test difficile da superare per l’americano.
Peraltro Paul ha un fisico un po’ più asciutto rispetto a quello del britannico: tra i possibili “obiettivi” individuati per nuovi match da affrontare, uno di questi risponde al nome di Canelo Alvarez, un po’ più “minuto” di Dubois e certamente più “spendibile” per gli appassionati, visti anche i suoi trascorsi sul ring e più in generale la sua storia di pugile (ma Canelo ha detto no).
La seconda risposta di Paul a Dubois è sembrata più accondiscendente, seppur un po’ sprezzante: “Hai combattuto anche come under card in una mia riunione… farò parlare Nakisa con Frankie Warren e ti metterò in fila per il trono. Almeno sei più famoso di Artur Beterbiev”. Beterbiev, pugile russo classe 1985, attuale campione undisputed dei medio massimi, che a sua volta s’è proposto per un match.