Non esterna alcunché sul suo privato, dopo la affermazioni affettuose della sua ex moglie Elisabetta Gregoraci, ma preferisce tornare su una storia che ha segnato – anche da un punto di vista giudiziario traducendosi quasi in un paradigma – l’ultimo decennio abbondante. Flavio Briatore, oggi, si misura con la constatazione che probabilmente il suo yacht non sarebbe dovuto finire all’asta.
Briatore-Gregoraci, lo yacht confiscato durante le vacanze
L’imprenditore nel settore dell’intrattenimento ed ex manager della Benetton in F1 non manca di pubblicare su Instagram aggiornamenti puntuali sui risvolti, più o meno sgradevoli, legati a una delle vicende a lui più invise: la confisca e relativa sottrazione del Force Blue, di cui ha dato conto con estrema attenzione e puntualità nel corso di questi anni.
Briatore: i risvolti della vicenda Force Blue
“Alcuni dati di fatto depongono per l’esistenza e l’operatività dell’Autumn Sailing, come il fatto che la società fu creata nel 2000, ovvero cinque anni prima della vicenda in esame, e per essere operativa accese un mutuo estremamente oneroso di 13 milioni di dollari, gestendo due navi prima di acquistare il Force Blue, e precisamente “Lady in Blue 1” e “Lady in Blue 2””, si legge sull’articolo pubblicato dal Secolo XIX e condiviso da Briatore sul suo profilo ufficiale.
Un nuovo capitolo che si aggiunge alla storia processuale che, de facto, ha assolto da alcuna responsabilità Briatore ma che non ha evitato la vendita all’asta della sua lussuosa imbarcazione, oggi acquistata ad un prezzo nettamente favorevole dall’amico ed ex boss del circus, Bernie Ecclestone.
Mercoledì sono state depositate in cancelleria le motivazioni con cui la Cassazione ha annullato, per la seconda volta, la sentenza della Corte d’Appello di Genova.
Gli sviluppi della storia di questo processo hanno riservato inaspettati risvolti, ribaltamenti impensabili che non hanno evitato l’epilogo noto: la barca del valore di circa 20 milioni è stata svenduta per 7 milioni e 440 mila a causa dell’impossibilità da parte delle strutture preposte di mantenere la barca confiscata, inducendo a un’asta in una fase che avrebbe potuto anche prevedere l’assoluzione di Briatore. Come annullare, dunque, la confisca di un mega yacht come Force Blue e affidato già a un altro proprietario in seguito a regolare asta?
Il sequestro dello yacht di Briatore
Lo yacht fu sequestrato dalla guardia di finanza nel maggio 2010 al largo della Spezia mentre a bordo c’erano Elisabetta Gregoraci, col figlioletto Nathan Falco, e una ventina di membri dell’equipaggio. Secondo l’imputazione originaria, Briatore e gli altri avrebbero simulato un’attività commerciale di noleggio che avrebbe consentito di utilizzare il Force Blue per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all’importazione per 3,6 milioni di euro. In primo grado il manager era stato condannato un anno e 11 mesi; pena poi ridotta in appello a un anno e sei mesi. Reati sono stati prescritti ed era rimasta la confisca con la vendita.
L’unica via dopo la pronuncia della Cassazione
L’unica via percorribile sarebbe quella della richiesta danni, essendo il lussuoso esempio di ingegneria nautica nelle mani di un altro protagonista della scena della F1 e dunque irrecuperabile: a Briatore l’onere di intraprendere una causa contro lo Stato che frutterebbe quasi il valore reale del bene confiscato all’epoca.
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