Una giornata dai tratti folli prima della festa di Federica Brignone. Una nevicata nella notte a Sun Valley sconvolge tutti i piani. La discesa torna in discussione, gli organizzatori provano il salvataggio in extremis rinviandola alle 15 (le 22 italiane), poi arriva la cancellazione. Per la Tigre di La Salle trionfo doppio: Coppa del mondo generale e di discesa.
- Brignone: “Una prova di tensione ma che gioia”
- Il siparietto con Odermatt
- Goggia prova a difendere il podio
Brignone: “Una prova di tensione ma che gioia”
E’ stata una giornata complicata per Federica Brignone anche senza gareggiare. Così come le sue colleghe, la Tigre azzurra ha dovuto fare i conti con le condizioni meteo di Sun Valley. Prima la decisione dello spostamento della gara poi l’annullamento che le ha portato la coppa: “E’ stata anche una vera e propria prova di tensione con rinvii di tante ore. Ho dovuto cambiare anche la mia routine. Sarebbe stato strano scendere alle 3 del pomeriggio ma mi sentivo meglio rispetto a ieri, ero sicura di potermi giocare. Una delle mie grandi qualità è sempre stata quella di adattarmi a tutto e facendo questo sport è fondamentale”.
Ma l’emozione per il trionfo è tanta: “E’ una giornata fantastica, è qualcosa di unico e folle. Se mi avessero detto a inizio stagione che avrei vinto la coppa di discesa non ci avrei mai creduto. Ma neanche di arrivare a giocarmela. Ora sono tanto emozionata ma devo anche pensare al superG di domani”. L’azzurra infatti ha l’opportunità di centrare la sua seconda coppa di specialità e per farlo deve difendere i 5 punti di vantaggio contro la rivale Lara Gut-Behrami.
Il siparietto con Odermatt
L’emozione fortissima di Federica Brignone che si trova per la prima volta anche ad alzare al cielo la coppa di specialità per la discesa libera. Un traguardo impensabile fino all’anno scorso per la Tigre che prima di questa stagione non aveva mai vinto neanche una gara nella competizione più veloce, e ora si trova ad alzarne il trofeo. Vero che cancellazioni varie hanno ridotto di moltissimo il calendario con sole sei gare disputate, ma Fede ha dimostrato che non è mai troppo tardi e a 34 anni si può ancora migliorare in maniera incredibile.
L’azzurra festeggia la vittoria della “coppetta” insieme a un mostro sacro dello sci come lo svizzero Marco Odermatt. L’azzurra sale sul palco con l’elvetico che dopo la cancellazione della discesa maschile si porta a casa come lei la coppa di specialità. E appare molto emozionata, è il momento delle foto delle rito e Fede sembra un po’ insicura: “Non lo so, tu sei meglio di me”, gli dice l’azzurra sorridendo.
Goggia prova a difendere il podio
Sofia Goggia avrebbe gareggiato molto volentieri per provare l’ultimo assalto alla coppa di discesa, e magari mettere in cascina punti che le avrebbero garantito di mettere al sicuro il podio nella classifica generale. Dopo la cancellazione della gara non nasconde un po’ di delusione: “E’ un peccato perché era importante avere la possibilità di giocarsela. Ma è andata così e faccio i complimenti a Federica che ha totalizzato più punti delle altre. La mia stagione in discesa è stata positiva cominciata col secondo posto a Beaver Creek mentre lo zero di St. Anton ha influito molto. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non mi fosse uscita la spalla negli ultimi 20 secondi a Garmisch, forse avrei affrontato il resto della stagione in modo diverso”.
Poi l’azzurra continua: “Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte, la mia stagione in discesa è stata solida anche se ho sciato solo 20 giorni a Copper Mountain. Abbiamo fatto il possibile ma ora c’è ancora il superG”.