Tanto rumore per nulla, almeno per il momento. Nick Kyrgios esce al primo turno del torneo di Brisbane che segnava il suo ritorno ufficiale in singolare (dopo la vittoria in doppio con Djokovic), un ko contro il giovane promettente francese Giovanni Mpetshi Perricard che rischia di scatenare una serie di conseguenze a valanga.
Il problema al polso: Australian Open a rischio
Il match contro Mpetshi Perricard ha comunque mostrato un buon Kyrgios dopo un’assenza di 18 mesi, forse qualche chilo di troppo per l’aussie che ha dovuto reggere il confronto contro il giovane e promettete francese. Una vera e propria battaglia risolta da tre tiebreak che ha visto il successo del transalpino. E non è passato inosservato il problema al polso per l’australiano che nel corso del match ha dovuto fasciarlo dopo l’operazione che ha subito.
A fine partita arrivano anche le sue parole che sembrano mettere in dubbio anche la partecipazione all’Australian Open: “Ero molto contento di poter partecipare e lo sono ancora. Se sarò in grado di giocare. Oggi mi si è palesata la realtà davanti, un torneo dello slam è più difficile dal punto di vista mentale e fisico. Penso di aver bisogno di un miracolo per sperare che il mio polso regga in uno slam. Ma se avessi vinto oggi non so se avrei giocato il secondo turno”.
L’attacco alla ATP
Ma non ci può essere Kyrgios senza una polemica e nel corso della conferenza i suoi strali hanno come obiettivo l’ATP: “In questo momento non sto giocando per i punti o la classifica. Voglio solo riprendermi dall’infortunio. Ma il tour è ridicolo rispetto agli altri sport. E’ assurda la quantità di viaggi che facciamo, ci sono ragazzi che stano iniziando a perdere la testa e la stagione è troppo lunga. A volte non vedi la tua famiglia per 7-8 mesi all’anno”.
La battaglia sui social
E ovviamente messa da parte la racchetta e la sconfitta al primo turno, Kyrgios si riattacca subito al cellulare dove dimostra di essere anche un pessimo perdente. La sua sconfitta è stata accolta con soddisfazioni non solo dai tifosi italiani ma dai fan di Jannik Sinner sparsi in giro per il mondo e l’australiano prova a replicare. Il giornalista Bastien Fachan scrive: “Kyrgios è stato buttato fuori da un “big server” di dieci anni più giovani di lui”, e la risposta dell’australiano è immediata: “Ma non ho ancora fallito nessun test antidoping”.
In tanti si sono scagliati contro di lui come l’account Villain Era che pubblica la foto che lo ritrae mentre si fascia il polso destro e la didascalia: “Ho passato troppo tempo negli ultimi mesi a mantenere iil mio telefono per insultare Jannik Sinner, chiamando “second serve”, dopato o il grinch”. E Kyrgios risponde ancora: “Non ho preso abbastanza clostebol”.