Una lettera per dirsi addio. Ma qui l’amore non c’entra, semmai la professione e delle idee che non vengono più condivise. A fare un passo indietro è niente di meno che Zvonimir Boban che non ricoprirà più la carica di “Head of Football” ovvero “Capo del Calcio” presso l’UEFA. Alla base della decisione motivi che potremmo definire politici. Contrasti sopravvenuti come l’uomo che lo aveva voluto in quella posizione: Aleksander Čeferin.
- Il passo indietro di Boban
- Le motivazioni alla base dell'addio
- La posizione di Ceferin sulla vicenda
- I principi di Boban e il precedente al Milan
Il passo indietro di Boban
“Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio la UEFA“. Così si conclude e così è sintetizzabile la lettera con la quale Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan, si è dimesso in maniera irrevocabile dall’UEFA. Il dirigente croato non ha voluto nessuna buonuscita per rinunciare all’incarico confermandosi uomo tutto d’un pezzo, come avevamo già avuto modo di constatare in altre circostanze della sua lunga carriera da sportivo.
Le motivazioni alla base dell’addio
L’uomo che lo ha voluto al suo fianco è anche quello che lo ha spinto ad allontanarsi. Parliamo di Aleksander Čeferin, numero uno della UEFA. Il dirigente sloveno, dopo l’elezione nel settembre 2016, aveva introdotto il limite dei tre mandati presidenziali motivo per cui nel 2027 non avrebbe potuto più ricandidarsi. Ma ecco che, proprio ora, questa regola potrebbe venire modificata consentendo all’attuale presidente di mantenere la poltrona.
La posizione di Ceferin sulla vicenda
Una premessa: Ceferin non si è ancora espresso su questa possibilità né ha manifestato pubblicamente la volontà di restare presidente dell’UEFA. Tuttavia, Zvone Boban, come altri, ritengono questa potenziale modifica dello statuto incompatibile con i valori ai quali dovrebbe ispirarsi la nuova organizzazione del calcio. “Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione” ha raccontato un amareggiato Boban.
I principi di Boban e il precedente al Milan
Zvonimir Boban nella propria lettera si è detto dispiaciuto e ha raccontato di essersi trovato bene nella UEFA in questi tre anni, costruendo anche un buon rapporto con Ceferin. Ma evidentemente i principi morali per il dirigente croato vengono prima di ogni altra cosa. Questo caso ha ricordato il precedente del Milan nel quale l’ex bandiera rossonera fece un passo indietro da dirigente per la direzione che il club stava prendendo senza coinvolgerlo direttamente al pari del collega Paolo Maldini.