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Fifa: Infantino chiarisce dopo il selfie accanto alla bara di Pelé

Il presidente della FIFA sotto accusa per aver scattato sorridente alcune foto nel corso della veglia funebre per il fuoriclasse brasiliano: i social network non lo perdonano

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Dopo le discutibili dichiarazioni sui diritti umani offerte durante i Mondiali in Qatar Gianni Infantino torna nella bufera per il comportamento tenuto nel corso della veglia funebre per Pelé: il presidente della FIFA è infatti stato immortalato mentre scatta sorridente alcuni selfie vicino alla bara del fuoriclasse brasiliano. Immagini che hanno causato profonda indignazione sul web.

Infantino e i selfie vicino alla bara di Pelé

Il comportamento del presidente della FIFA Gianni Infantino alla veglia funebre di Pelé ha scatenato nuovi attacchi al numero uno della Federazione internazionale, accusato di mostrare scarsa sensibilità e tatto in un contesto solenne come l’addio al fuoriclasse brasiliano.

Sul web infatti hanno iniziato a circolare alcune immagini che ritraggono Infantino mentre scatta sorridenti alcuni selfie accanto alla bara di Pelé. Un comportamento ritenuto inappropriato, che ha provocato indignazione sui social network non soltanto da parte dei tifosi brasiliani.

Infantino attaccato dai tifosi sul web

“Infantino dovrebbe vergognarsi. Che persona sia lo si era già capito dalle esternazioni fatte ai Mondiali, ma il selfie dietro la bara mi fa venire i brividi…”, scrive Fabri, uno dei tanti appassionati di calcio che hanno manifestato il proprio fastidio per il comportamento di Infantino. “Pensavo che dopo Blatter fosse impossibile scavare, invece…”, aggiunge Daniele, citando un altro presidente della FIFA poco amato dai tifosi.

“Prima una bella dichiarazione strappalacrime ad uso e consumo dei giornalisti e poi che fai, non te lo fai un bel selfie sorridente vicino alla salma?”, commenta con sarcasmo Matteo. “Questo è ridicolo. Se Infantino vuole onorare Pelé può iniziare evitando di farsi selfie vicino alla bara”, il parere di Michael. “Quello è il telefono di Salt Bae”, ironizza Adja, citando il ristoratore che, nella sorpresa generale ed evidentemente con l’avallo della FIFA, è riuscito a partecipare alla festa dell’Argentina per la vittoria dei Mondiali subito dopo la fine della finale contro la Francia.

La dichiarazione di Infantino su Pelé

Prima dei selfie dello scandalo, Infantino aveva rilasciato una dichiarazione in ricordo di Pelé: “Tutto il mondo, anche quello che non ha mai visto giocare Pelé, sa quello che ha rappresentato per il calcio, facendo innamorare tanta gente a questo sport. O’Rei è eterno. Come FIFA omaggiamo Pelé con un minuto di silenzio in tutte le partite e chiederemo che tutti i paesi del mondo abbiano almeno uno stadio intitolato a Pelé in modo che i bambini conoscano la sua importanza”.

Il comunicato di Infantino per chiarire la vicenda

A seguito dello scandalo il presidente della Fifa ha emesso un comunicato per fare chiarezza: “Sono appena atterrato dal mio viaggio in Brasile dove ho avuto il privilegio di partecipare al bellissimo omaggio a Pelé a Vila Belmiro, a Santos. Sono costernato dopo essere stato informato che apparentemente sono stato criticato da alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri”

“Vorrei chiarire che sono stato onorato e gratificato” dal fatto “che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato. Nel caso del selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di fare una foto tutti insieme ma non sapevano come fare. Allora, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e gli ho scattato la foto di tutti noi. Se essere d’aiuto a un compagno di squadra di Pelé alimenta critiche, sono felice di essere d’aiuto e continuerò ad essere d’aiuto, come posso, a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio.”

“Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo. Spero che chi ha scritto o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e corregga quanto ha detto. La cosa più importante in ogni caso è rendere omaggio al re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l’esempio dando al campo nella nostra sede il nome ‘Estadio Pelé – FIFA Zurigo’. Um abraço e viva o Rei!”

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