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Calcio europeo e Superlega: l'opinione del Presidente FIGC Gabriele Gravina

Non si placano le polemiche relative alla Superlega, la nuova grande competizione proposta dalla FIFA.

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Il Presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina, in un’intervista concessa alla “Gazzetta dello Sport“, ha parlato in termini decisamente negativi del progetto Superlega proposto dalla FIFA (molto meno dalla UEFA). Questa è la prima volta che Gravina si esponde in modo tanto diretto riguardo questa nuova competizione.

Ma di cosa stiamo parlando esattamente quando ci riferiamo alla “Superlega“? La Superlega Europea rappresenta un progetto da 5-6 miliardi di euro sponsorizzato dalla FIFA, intenzionata a sconvolgere il planning del pallone a livello europeo accantonando Champions ed Europa League per far spazio ad un’unica manifestazione. Diciotto squadre – le migliori in circolazione – pronte a sfidarsi durante la stagione regolare, parallelamente ai rispettivi campionati nazionali, fino a contendersi lo scettro di regina mettendo nel mirino gloria e una montagna di soldi. Il format a cui la FIFA sta lavorando per impostare la Superlega Europea prevede un campionato fatto di partite di andata e ritorno tra le 18 partecipanti da disputare in turni infrasettimanali, al quale farebbe seguito una fase ad eliminazione diretta che condurrebbe fino alla finale.

Questa è dunque l’opinione del massimo esponente del calcio italiano:

“Sono assolutamente contrario alla Superlega. Il radicamento e la territorialità del nostro mondo devono essere salvaguardati. La Super Champions sia un fattore di sviluppo per tutti e allontani definitivamente lo spettro della Superlega“.

Ma in questo periodo tumultuoso non si parla solo di leghe europee ma anche di rinnovamento del campionato italiano, con maggiori considerazione sulla Serie e sulla Serie B. Sempre dalle pagine della Rosea, Gravina ha proposto il suo ideale modello, sostenendo la necessità di una riduzione del numero delle squadre:

“Penso a una riforma da un punto di vista qualitativo, non quantitativo. Che riguardi tutto il sistema. Bisogna ritracciare il profilo dell’ area professionistica e di quella dilettantistica. Così si surriscalda troppo il sistema: ci sono turnover troppo alti, in Serie B a ogni stagione cambia il 40 per cento delle squadre. Una retrocessa dalla A alla B non ce la fa, non basta il paracadute. E allora si deve agire sulla redistribuzione delle risorse e della flessibilità degli emolumenti. La soluzione potrebbe essere quella di due gironi di B, in verticale, non orizzontale”.

Infine un commento sul CT della nazionale Roberto Mancini, allenatore che ci porterà agli Europei 2021 e, con ogni probabilità, anche ai Mondiali in Qatar 2022:

“Abbiamo un rapporto bellissimo, ci confrontiamo spesso e lo faremo anche in tempi brevi. Se avesse una proposta da un club non potremmo mai essere concorrenziali e ci confronteremmo, ma ha un contratto fino al 31 dicembre 2022 e ci porterà al Mondiale. Lavoriamo affinché rimanga anche dopo, mi sorprenderebbe se interrompesse”.

Calcio europeo e Superlega: l'opinione del Presidente FIGC Gabriele Gravina Fonte: Getty Images

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