In Serie B la sosta per le nazionali è l’occasione per fare il punto sugli acquisti del mercato di gennaio che più degli altri si sono rivelati in grado di spostare gli equilibri. Se è vero che la finestra di riparazione è talvolta utilizzata unicamente per puntellare gli organici, ci sono casi in cui riesce a rivelarsi la chiave per riscosse vigorose. Pohjanpalo a Palermo e Niang alla Sampdoria rappresentano l’emblema dei giocatori in grado di spostare gli equilibri.
Ma non tutte le ciambelle riescono col buco come nel caso di Lapadula allo Spezia e Solbakken al Pisa, che non stanno riuscendo a lasciare il segno ed hanno finora deluso le aspettative.
- Pohjanpalo si è già preso il Palermo
- Niang, lampi salvezza per la Samp
- Lapadula in cerca della scintilla per accendere lo Spezia
- Solbakken, per ora è flop a Pisa
Pohjanpalo si è già preso il Palermo
Sei presenze (531’), quattro gol e un assist, media voto 6,91: che Joel Pohjanpalo fosse una garanzia in Cadetteria non lo si scopre di certo oggi, d’altronde l’ex capitano ha trascinato il Venezia in Serie A non per caso. Ciò che sorprende, però, è il poco tempo di cui l’attaccante finlandese ha avuto bisogno per prendere in mano le redini dei rosanero. L’effetto Pohjanpalo e la carica del Barbera: un mix per un posto al sole.
Del suo arrivo sta beneficiando anche Brunori che, approfittando della fisicità , delle sponde e della capacità di Pohjanpalo di tenere impegnati i difensori avversari, è tornato a trovare la via della rete con una frequenza all’altezza della sua bravura in fase realizzativa. Intanto, Pohjanpalo va a tutta birra: non solo quella che spesso gusta insieme ai tifosi. È già il secondo miglior marcatore stagionale del Palermo, in condominio con Insigne e Le Douaron, e non è da escludere che vada a prendersi lo scettro con soli sei mesi di partite a disposizione.
Per quanto riguarda le altre new entry in casa siciliana, Audero ha subito messo a disposizione la sua esperienza prendendo il posto di Desplanches. Per lui bilancio di otto gol subiti e due clean sheet. Magnani è diventato un punto fermo della difesa.
Niang, lampi salvezza per la Samp
La Sampdoria si sta, invece, godendo l’ex Milan, M’Baye Niang: nove presenze (662’), tre gol, media voto 6,22. L’attaccante senegalese è tornato in Italia dopo l’esperienza in Marocco con il Wydad ed è stato in grado di scalzare Coda al centro dell’attacco. Dopo aver trascinato fuori dalla zona retrocessione l’Empoli in Serie A l’anno scorso sta provando a ripetersi.
La Samp a gennaio ha cambiato tantissimo. Come Niang stanno trovando tanto spazio Oudin e Sibilli alle spalle di Niang. In difesa Curto è una garanzia così come Altare, che ha espresso una leadership tale da fargli consegnare finanche la fascia di capitano. Cragno non aveva bisogno di presentazioni ed è da subito apparso più di una semplice alternativa all’infortunato Perisan. La spinta di Beruatto è stato un altro upgrade. Chi sta, invece, faticando a trovare continuità di impiego e rendimento sono Abiuso e Chiorra.
Lapadula in cerca della scintilla per accendere lo Spezia
Quando lo Spezia ha preso Lapadula tutti hanno pensato: ecco la ciliegina per la torta per tornare in Serie A. Lapadula, però, non è ancora riuscito a mantenere le aspettative. Sei presenze (389’), nessun gol, media voto 5,41. Il rigore sbagliato contro il Cesena potrebbe rivelarsi pesantissimo, in negativo, per le velleità di ritorno in massima Serie dei liguri.
Sempre titolare al fianco di Pio Esposito, Lapadula ha lottato come nel suo stile ma il cartellino rosso rimediato contro il Catanzaro ha fatto trasparire un po’ di nervosismo. Decisamente più incisivo l’impatto tra i pali di una vecchia conoscenza: Leandro Chichizola, che ha preso il posto del non meno bravo Gori.
Solbakken, per ora è flop a Pisa
Non meno entusiasmo aveva generato l’approdo al Pisa di Markus Solbakken. Il norvegese è arrivato all’ombra della Torre pendente dopo aver collezionato sette presenze in Champions League con la maglia dello Sparta Praga. Con i toscani ha racimolato 12 minuti nella gara persa contro il Cittadella, senza nemmeno essere giudicabile.
Altrettanto poco esaltante è stato l’impatto di Meister, che pur realizzando il suo primo gol in nerazzurro e non risparmiandosi per fare la differenza a supporto di Lind si è acceso a intermittenza. Quasi sufficiente Sernicola, che è sceso in campo per otto volte, di cui cinque da subentrante. Castellini non ha, invece, finora, trovato spazio.