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Caos ultras a Napoli: l’Eintracht accusa mentre sale l’apprensione per i tifosi azzurri a Torino

Per il club tedesco scontri causati dalla disorganizzazione delle autorità italiane e da un attacco dei tifosi locali. Intanto scade il divieto di trasferta per i partenopei: domenica il primo test

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Colpa dei tifosi del Napoli e della disorganizzazione delle forze di polizia italiane: questa la versione dell’Eintracht riguardo alle violenze commesse ieri pomeriggio nel cuore della città partenopea da parte degli ultras tedeschi insieme, come è emerso nelle prime ricostruzioni, a gruppi gemellati di tifosi atalantini. Intanto i supporter del Napoli saranno sotto osservazione domenica, quando la squadra azzurra sarà di scena a Torino contro i granata: il divieto di trasferta scattato dopo gli scontri in autostrada con gli ultras della Roma è infatti scaduto.

Caso ultras a Napoli: l’accusa dell’Eintracht

Philipp Reschke, membro del consiglio d’amministrazione dell’Eintracht, ha imputato ad un attacco da parte dei tifosi del Napoli l’inizio degli scontri avvenuti ieri pomeriggio tra gli ultras tedeschi e la polizia. “La polizia ci ha confermato che l’attacco di ieri è partito dai tifosi avversari ma anche questo non giustifica la violenza scoppiata in seguito da entrambe le parti”, ha dichiarato il dirigente tedesco, che poi se l’è presa con il divieto di trasferta imposto la scorsa settimana dal Governo italiano e non rispettato dai tifosi dell’Eintracht. “I divieti non portano a nulla, privano i tifosi di una partita del genere e non evitano che certe persone arrivino comunque a incontrarsi. Caos e improvvisazione hanno sostituito l’organizzazione che avevamo preparato”, ha detto Reschke, inserendo dunque le autorità italiane tra i responsabili di quanto avvenuto a Napoli.

Reschke, però, ha anche tirato le orecchie agli ultras dell’Eintracht: “Siamo profondamente dispiaciuti per gli eventi avvenuti a Napoli, nulla giustifica questa violenza. Danneggia il calcio, l’Eintracht e i nostri sforzi per difendere i diritti di tutti i tifosi”.

Violenze ultras a Napoli: l’attacco alle autorità italiane

Una versione simile a quella di Reschke è stata poi fornita a La Repubblcia da Lorenzo Contucci, l’avvocato che ha difeso l’Eintracht nel ricorso contro il divieto di trasferta imposto dal Governo italiano. “Eppure avevamo avvisato, insieme con il club tedesco, le Autorità italiane che il rischio che arrivassero tifosi per conto loro, e senza biglietto, era alto, altissimo. Visto come è finita? Lasciamo perdere poi come è stato gestito l’ordine pubblico a Napoli, nei giorni della partita”, ha dichiarato Contucci.

“Il 23 marzo a Napoli c’è Italia-Inghilterra, che facciamo? Vietiamo la trasferta anche ai tifosi inglesi? Per favore”, ha poi aggiunto provocatoriamente il legale dell’Eintracht.

Tifosi del Napoli sotto osservazione a Torino

Intanto le forze dell’ordine sono pronte a mettere sotto controllo i tifosi del Napoli in vista della gara di domenica della squadra di Luciano Spalletti in casa del Torino. È infatti scaduto il divieto di trasferta per i residenti in Campania che fu fissato dopo gli scontri in autostrada tra ultras del Napoli e della Roma: il provvedimento aveva durata di 2 mesi, ormai trascorsi. A Torino, dunque, i tifosi del Napoli verranno tenuti sotto controllo: in caso di nuove intemperanze o atti di violenza, potrebbero scattare altre sanzioni.

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