Il trasferimento di Facundo Castro al Brescia sarebbe saltato per motivi “scaramantici”. Secondo quanto riferisce Tmw sarebbe stata mostrata al presidente delle ‘Rondinelle’ Massimo Cellino una foto dell’uruguaiano con addosso la maglia del Defensor Sporting. Il colore viola della squadra, evidentemente ritenuto non di buon auspicio dal numero uno dei lombardi, ha portato allo stop dell’affare, che dovrebbe essere definitivamente sfumato.
Una situazione che ricorda molto la scena del ‘Secondo tragico Fantozzi’, quando il ragioniere, in partenza per Monte Carlo in compagnia del Conte Semenzara, commette l’imprudenza di presentarsi alla stagione ferroviaria con una valigia color viola. L’imprenditore, preda del demone del gioco e scaramantico a livelli industriali, non si accorge della cosa soltanto perché Fantozzi, vista la mala parata, finge di non avere con sé bagagli. “Avevo una valigia bella grande, piena di roba… ma non… non le porto alle stazioni io perché… perché le rubano. Però ho tutto sotto io! Ho cinque camicie, dodici paia di mutande e sedici calzini… Sedici” fa sapere al compagno di viaggio.
Cellino è una delle persone più scaramantiche del già molto scaramantico mondo del calcio. Nel 2011, quando era presidente del Cagliari, ne aveva dato una prova lampante in occasione di una gara di campionato della formazione isolana. “Cagliari-Novara è in programma sabato 17 settembre al Sant’Elia e, secondo la Presidenza, quel numero che scompare da camere d’albergo, ascensori o carrozze ferroviarie, non porta bene alla Società rossoblu – si leggeva sul sito ufficiale del sodalizio sardo -. Come premunirsi? Secondo i bene informati, sovrapponendo negatività a negatività, dopo quel numero segue il colore viola. Quindi per far sì che due negazioni affermino o, se preferite, che dal meno per meno scaturisca il segno più, venite allo stadio con qualcosa di viola indosso”.
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