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Champions, Capello scatenato contro i giocatori del Napoli e l’arbitro

L'ex allenatore se la prende più con i giocatori che con i tecnici per la stagione sottotono. Poi attacca l'olandese Makkiele definendolo di parte

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’eliminazione del Napoli dalla Champions League ha scatenato l’opinione dei vari commentatori televisivi. Tra questi spicca senza ombra di dubbio il commento alla partita di Fabio Capello, ex allenatore – tra le altre – di Real Madrid, Milan e Juventus. Don Fabio si è scagliato contro i giocatori partenopei definiti “capricciosi” e contro la direzione di gara dell’arbitro olandese Danny Makkelie. A far discutere, in particolar modo, è stato il mancato penalty concesso agli azzurri per il fallo subito da Osimhen.

La stagione del Napoli e le colpe del crollo post-scudetto

Il Napoli ha provato con tre allenatori diversi a ribaltare il senso di una stagione nata male e che non sta proseguendo in modo favorevole. Ma di chi è la colpa? Ha provato a rispondere al quesito Fabio Capello: “Non avrei mai creduto un campionato del genere da parte del Napoli – il commento dell’ex allenatore a Sky Sport -. I giocatori c’erano, c’era un modo di giocare, così come la mentalità e la voglia, per cui non ho capito questo andamento e non so se dare una colpa agli allenatori o ai giocatori. I giocatori pensavano di essere loro coloro che dovevano decidere lo stile di gioco, senza accettare ciò che voleva l’allenatore. Ultimamente si è visto chiaramente qualcosa di meglio e quindi i due tecnici che hanno preceduto Calzona non sono riusciti a dare alla squadra quello che loro volevano“.

I giocatori capricciosi e due assenze pesanti

Insomma, con Calzona qualche miglioramento c’è stato e questo fa scattare un campanello d’allarme in Capello: “Questo non mi piace perché vuol dire che i giocatori sono capricciosi e avevano solo un’idea di gioco in testa. Io non accetto questa cosa qua! Poi mancano due personaggi chiave: Spalletti – che ha fatto un lavoro unico, straordinario, ma che poi ha capito che qualcosa non funzionava più – e Giuntoli che decideva e sceglieva i giocatori con l’allenatore. Purtroppo mancano coloro che guidavano e proteggevano i giocatori e le loro idee di gioco“.

Il parere di Capello su Makkelie: arbitro di parte

Terminata la sfuriata contro i giocatori del Napoli, Fabio Capello si è poi concentrato sull’arbitro Danny Makkelie: “Io non sono per i rigori, non sono per i rigorini, ma l’arbitro non è stato 50 e 50 e il fallo su Osimhen era da sanzionare col calcio di rigore“.

Entrando poi nel dettaglio della partita qualche errore i partenopei lo hanno commesso: “La difesa del Napoli è stata troppo remissiva, poco aggressiva. Con la qualità del Barcellona se non sei attento, se non sei sull’uomo, loro vanno in porta. E’ mancata la difesa del Napoli. Osimhen? Nel primo tempo è andato sei volte in fuorigioco, nella ripresa s’è visto un po’ di più ma in generale s’è visto poco”.

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