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Champions League 2024/2025, i premi per le squadre partecipanti e quanto guadagnano Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna agli ottavi

Le cifre di quello che hanno incassato, fino ad ora, le italiane in base ai criteri secondo le regole dettate dalla Uefa per questo nuovo format che sta attirando nuove platee

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quando si tocca un tema delicato ma potente come quello degli introiti derivanti dalle qualificazioni agli ottavi di Champions League si smuovono interessi e valori che assumono una rilevanza più intellegibile, più chiara. E ciò vale pure per le italiane che sono in campo mercoledì 29 gennaio — Inter, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta — che riceveranno una sentenza sportiva, in una serata che vale tanto, tantissimo. Anche sul versante economico.

Quanto vale la Champions League 2024/2025

Passiamo a fare qualche conto, per comprendere l’entità delle cifre a cui corrispondono i premi che sono in palio per le candidate agli ottavi di Champions edizione 2024/2025. L’Inter gode, a oggi, della posizione migliore nella classifica che si è andata delineando in queste giornate e che mercoledì vedranno sentenziate il dento o il fuori. L’Inter gode dell’invidiabile quarta posizione, che consente al club nerazzurro di vedere virtualmente in cassa 85 milioni, ai quali aggiungerne un altro paio — 2,1 per la precisione — battendo il Monaco all’ultima giornata di Phase League.

Meno importante quel che deriva, invece, dalla posizione e dai risultati per il Milan che viaggia su cifre elargite dalla Uefa più modeste, ma comunque notevoli. La società di via Aldo Rossi se riuscirà a confermarsi al 6° posto, e quindi accederà direttamente agli ottavi, incasserà 73 milioni più altri 2,1 al pari di quanto già spiegato per l’Inter, qualora fosse battuta la Dinamo Zagabria.

Che cosa cambia con il nuovo format: quote, bonus e value

Come già approfondito a inizio stagione, la nuova formula ha garantito una maggiore ricchezza complessiva al torneo: il format studiato, oltre a una spettacolarizzazione che rende forse più avvincente la competizione, regala un fatturato di quasi 4 miliardi e mezzo e un montepremi di 2,5 miliardi per le 36 finaliste. Le entrate per i club verranno divise secondo la ripartizione sotto e il totalone, quindi, sarà un mix di queste evidenze:

  • Il 27,5% (670 milioni di euro) sarà destinato alle quote di partenza;
  • Il 37,5% (914 milioni di euro) sarà destinato ai bonus per i risultati e i passaggi dei turni;
  • Il 35% (853 milioni di euro) sarà destinato al nuovo pilastro “value”, che racchiude market pool e ranking storico;

Ciascuno dei 36 club qualificati per la fase iniziale riceverà 18,62 milioni di euro (premio in crescita rispetto a quello dell’edizione precedente che era di 15,64 milioni). La quota è suddivisa in un acconto di 17,87 milioni di euro e un saldo di 750.000 euro.

Quanto valgono bonus vittoria e pareggi

Il bonus vittoria a cui accennavamo sopra, deriva dal risultati di ogni singola sfida delle 8 partite della fase iniziale: 2,1 milioni per ogni vittoria e 700 mila euro per ogni pareggio. Gli importi non distribuiti (700.000 euro per pareggio) verranno raggruppati e ridistribuiti tra i club che partecipano alla fase a gironi in misura proporzionale alla classifica finale della fase a girone unico, da quel che si evince dal regolamento e relativa circolare Uefa.

È previsto un bonus legato alla classifica della fase a 8 giornate: ogni club riceverà una somma basata sul suo posizionamento in classifica. L’importo totale per questo bonus sarà diviso in 666 quote uguali e il valore iniziale di ogni quota sarà di 275 mila euro. La squadra che arriverà all’ultimo posto riceverà solo una quota (275 mila euro, appunto); una quota verrà aggiunta a ogni posizione, quindi la prima riceverà 36 quote.

Eventuali risparmi derivanti dai pareggi nella fase a gironi aumenteranno proporzionalmente il valore iniziale dei premi per ogni posizione. Oltre ai bonus per la classifica, le prime 8 classificate riceveranno altri 2 milioni, mentre dalla 9^ alla 16^ riceveranno 1 milione.

Ricapitolando, le squadre che si qualificheranno alla fase a eliminazione diretta riceveranno i seguenti premi:

  • qualificazione agli spareggi: 1 milione di euro a squadra;
  • qualificazione agli ottavi di finale: 11 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione ai quarti di finale: 12,5 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione alle semifinali: 15 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione alla finale: 18,5 milioni di euro a squadra;
  • vittoria in finale: 6,5 milioni di euro.

Quanto guadagna l’Inter

Entriamo nel dettaglio. Con una vittoria sul Monaco (che da sola vale il bonus 2,1 milioni) e il passaggio diretto agli ottavi, l’Inter guadagnerebbe ben 87 milioni di euro circa. I nerazzurri possono vantare, oltre alla quota fissa di partecipazione (18.6 milioni), anche 11.2 milioni per i risultati raccolti nella prima fase del torneo, 8 milioni per il ranking storico decennale, e oltre 25 milioni derivanti dal market pool.

Il quarto posto in classifica, se confermato, garantirebbe infatti 9 milioni, il piazzamento tra le prime otto altri 2, mentre 11 arriverebbero dalla qualificazione agli ottavi.

Quanto guadagna il Milan

Cifre importanti ma inferiori per il Milan, che può aggiudicarsi 75 milioni di euro con un’eventuale vittoria sulla Dinamo Zagabria. La differenza rispetto all’Inter sta nel deficit nei premi variabili: il market pool dei rossoneri, infatti, è più basso (circa 18 milioni di euro), così come il ranking decennale (4,5 milioni) e la quota relativa ai risultati raccolti finora (10,5 milioni). Il sesto posto finale in classifica, se confermato, varrebbe 8,4 milioni.

Atalanta, Juve e Bologna

Classifica differente, come pure market pool e ranking per le rimanenti italiane in lizza. L’Atalanta, al momento settima ma con in programma il Barcellona, potrebbe arrivare a 79 milioni di euro in caso di vittoria sui blaugrana. I premi variabili destinati alla Dea sono superiori a quelli del Milan per il market pool e il ranking decennale.

La Juventus, che ha le migliori cifre delle italiane per il ranking storico (10 milioni) e un market pool interessante ma non quanto quello dell’Inter (19,5 milioni), paga invece una posizione in classifica più bassa e risultati inferiori, che la porterebbero a 65 milioni in caso di successo nell’ultima giornata contro il Benfica, aumentabili a 76 con la qualificazione agli ottavi.

Già eliminato matematicamente il Bologna, che può consolarsi incassando circa 30 milioni dall’avventura in Champions League.

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