Dal 2016 la Champions League è la dolce ossessione di Pep Guardiola che, dopo aver vinto sulla panchina del Barcellona (2009 e 2011) contro il Manchester United, non ha saputo ripetersi, nonostante abbia allenato un triennio a Monaco di Baviera e poi la corazzata in maglia azzurra: è stato due anni fa che il tecnico catalano è andato più vicino al tris, perdendo la finale contro il Chelesea di Thomas Tuchel. L’ennesimo confronto in carriera con il Real Madrid e con Carlo Ancelotti è il viatico verso Istanbul.
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Real-City, Guardiola: “Non è la rivincita di un anno fa”
Il Real Madrid è stato il primo e l’ultimo (4 a 3 in Inghilterra, 3 a 1 in Spagna) giustiziere di Pep Guardiola nella manifestazione, dopo l’addio agli azulgrana: in mezzo hanno ottenuto il suo nobile scalpo Borussia Dortmund e Atletico Madrid, Monaco e Liverpool, Tottenham e Lione, prima della finale di Oporto. “Fu una eliminazione tosta, dopo aver fatto una buona prova in casa: al ritorno non fummo invece abbastanza bravi; non cerchiamo la rivincita, è solo una nuova opportunità per raggiungere la finale e vincere la Champions League. Inutile pensare a quello che è successo l’anno scorso, perché giochiamo contro il Real Madrid e sappiamo cosa significhi in questa competizione“.
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