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Champions, per Ancelotti vittoria alla Allegri? La polemica sul web e il trucco di re Carlo

Eliminati i campioni in carica con una strategia all'italiana incentrata su difesa e contropiede. Scatta il paragone con l'allenatore della Juventus

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Mister Champions ha colpito ancora. Carlo Ancelotti, l’allenatore più vincente della competizione, ha mandato a casa i campioni di tutto del Manchester City, detentori del trofeo, e il rivale Pep Guardiola con una strategia ben precisa: avvio di gara feroce per cercare il gol del vantaggio e poi difesa a oltranza per respingere l’assalto dei fenomeni inglesi. Fino ai rigori, dove Lunin ha fatto il resto.

Real Madrid in semifinale: Ancelotti spiega la sua strategia vincente

Il ritorno dei quarti di Champions andato in scena all’Etihad è stato tutt’altro incontro rispetto a quello pirotecnico del Bernabeu, terminato 3-3 tra errori e gol spettacolari. Questa volta Re Carlo ha preferito badare al sodo per raggiungere l’obiettivo semifinale. Il vantaggio a inizio partita di Vinicius ha facilitato il compito di un Real all’italiana che si è rintanato nella sua area per respingere l’assedio degli uomini di Guardiola. “Sapevamo che dovevamo soffrire e abbiamo sofferto. Per ottenere la qualificazione dovevamo avere questo atteggiamento”. Anche dopo il pareggio di De Bruyne i blancos non si sono scomposti. “Siamo stati calmi e pazienti. E alla fine abbiamo vinto”. Quindi un elogio al pacchetto arretrato: “Sono molto orgoglioso della fase difensiva, dal momento che non siamo abituati a farla così. Però avremmo potuto sfruttare meglio le ripartenze”.

Ancelotti e il fattore Valverde: la mossa per rovinare i piani del City

Come nella gara d’andata, anche all’Etihad è capitato che in più di una circostanza a incaricarsi della rimessa dal fondo fosse Valverde anziché il portiere Lunin. Due le ragioni che si celano dietro la mossa di Ancelotti: sfruttare i piedi buoni e dunque la qualità del forte calciatore uruguaiano in fase di impostazione e porre un freno alla pressione alta e veemente del Manchester City. Un ‘trucco’ frutto dell’esperienza del tecnico più vincente della storia della Champions: ben quattro i trionfi, equamente divisi tra Milan e Real Madrid.

Champions League, Ancelotti come Allegri? Il web si scatena

Ancelotti ha imbrigliato Guardiola con una classica strategia all’italiana improntata su difesa e contropiede. E sul web impazza il paragone con Max Allegri. “Ma sbaglio o ieri Ancelotti ha semplicemente messo il pullman davanti la porta come un Allegri qualsiasi? Chiedo per un amico” scrive Leon su X. “Ancelotti è un Allegri con la rosa del Real Madrid. Ma in Italia non si può dire” aggiunge Bonconte. “È strano il tifoso, critica Allegri con una rosa modesta ed elogia Ancelotti che fa la stessa prestazione, ma con una rosa nettamente migliore. Mah” commenta Ac Longobarda. Ma in molti rifiutano il confronto. “Chi dice che il Real abbia giocato una brutta partita non capisce veramente niente di calcio. Raddoppi e sovrapposizioni costanti, non un simil Allegri come dicono le capre. Il City ha una rosa più lunga e più forte, ed era in casa” puntualizza AirJordan1994. “Chi usa ManchesterCity-Real Madrid per riabilitare Allegri dovrebbe ricordare che tra andata e ritorno il Real di Ancelotti agli inglesi ha fatto 4 pere” chiosa Eugenio.

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