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Chi è Carlos Moya, il super-coach ex numero 1 del ranking ATP ed ex fidanzato di Flavia Pennetta: perfetto per Sinner

Il possibile erede di Cahill ha già ridimensionato l'indiscrezione che aveva sollevato clamore: le ragioni che hanno indotto a ritenerlo il migliore del momento

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Più della smentita del connubio eventuale con Jannik Sinner, quel su cui vorremo indagare è il senso di Carlos Moya per la ricerca della perfezione stilistica, estetica e sportiva per il tennis. Non si tratta di mera suggestione, di un’iperbole utile a individuare l’equilibrio tra il personaggio pubblico e i risultati raggiunti da allenatore e, prima ancora, da pro ai tempi che lo videro protagonista. Moya è uno stile, un coach vincente nella misura dello studio e dell’applicazione, che ha concorso a portare Rafa Nadal ai traguardi noti e fino alla soglia dei 40 anni.

Con l’attuale numero 1 della classifica mondiale potrebbe funzionare. Perché Carlos conosce il suo mestiere e saprebbe amplificare caratteristiche utili alla crescita di Jannik. Fin qui, le ragioni che andrebbero ad avvalorare la scelta, eventuale, di un simile professionista nello staff. Nel suo passato, c’è tanto. Anche di italiano.

Chi è Carlos Moya

Classe 1976, professionista per tenacia e determinazione ad affiancarlo a Sinner, per prima, è stata la giornalista Sofya Tartakova, del portale russo Bolshe, che nelle scorse settimane aveva già anticipato Marat Safin nuovo allenatore di Andrej Rublev e la decisione di Jasmine Paolini di affidarsi a Marc Lopez al posto di Renzo Furlan. Lo spagnolo si è affrettato a smentire, ma ciò non toglie come sia tra i più apprezzabili e vicini al profilo cercato.

Jannik lo apprezzerebbe anche per via della stima che il suo ex coach, Riccardo Piatti, nutre nei riguardi di Carlos il quale ha un rapporto di amicizia che risale all’epoca della sua carriera tennistica. L’apprezzamento scaturisce dall’esperienza maturata in anni recenti come allenatore e da ex n. 1 nonché grande persona, sotto il profilo umano, esattamente come Darren Cahill il quale ha sostenuto la crescita mentale di Jannik.

Moya n° 1 del ranking

Carlos Moya è stato al vertice della classifica mondiale per sole due settimane, a marzo 1999, dopo la finale al Masters 1000 di Indian Wells: la sua celebrità è planetaria, tant’è che People lo aveva inserito tra i 50 uomini più belli al mondo di quell’anno.

In carriera ha vinto il Roland Garros 1998, 3 Masters 1000 (Montercarlo, Roma e Cincinnati), più altri 15 tornei ed è stato finalista agli Australian Open 1997. La sua capacità seduttiva, nei riguardi del pubblico gli deriva dalla qualità tennistica del suo gioco, in un’era dominata da personaggi di diversa estrazione e tradizione stilistica.

La relazione con Flavia Pennetta

Fin da subito il suo temperamento, l’indole socievole ed espansiva combinata a una indubbia telegenia attirano l’attenzione mediatica che esplode quando, poi, al pari degli altri tennisti della sua epoca conquista la collega, nonché numero 1 del tennis femminile azzurro di quel momento, Flavia Pennetta.

La loro è stata una relazione intensa, costantemente sotto i riflettori per via dei risultati conseguiti da entrambi durante gli anni migliori della loro attività e prima dei rispettivi matrimoni. Una relazione tormentata, intensa che ha svelato i suoi tratti e anche la felicità condivisa, a posteriori.

All’epoca in rarissime circostanze era emersa qualche difficoltà, attriti e rallentamenti in un coppia che sembrava un formato perfetto per il tennis e la cronaca. Invece, come rivelò poi Flavia Pennetta, proprio il tradimento subito da parte di Moya le consegnò la vita e lo sprone necessario a ritrovarsi.

Fonte: Getty Images

Flavia Pennetta e Carlos Moya nel 2006 all’epoca della loro relazione

“A Carlos, che mi ha messo le corna, devo dire grazie perché se fossi rimasta con lui avrei smesso molto prima e non avrei mai vinto quello che ho vinto. Andiamo a dormire, buonanotte amore. Il giorno dopo sto giocando un match contro Cibulkova, che a fine set va in bagno. Ne approfitto per sbirciare il telefonino, c’è un messaggio di Carlos: chiamami. Oddio, è morto qualcuno, penso”.

In un’intervista rilasciata nel 2022, al Corriere della Sera, l’ex top 10 azzurra aveva svelato che cosa accadde e come si giunse alla rottura definitiva. “Perdo l’incontro in cinque minuti, lo richiamo: cosa è successo? Tutto bene, dice lui, però sono uscite su un giornale delle foto con una mia amica a Amsterdam… E cosa state facendo, chiedo? Ci baciamo, risponde. Spatapam, sono caduta in terra, svenuta. Ho perso 11 chili in sei giorni: non mangiavo, non dormivo, non respiravo. L’avevo idealizzato, dopo l’ho capito. E invece mi ha fatto il regalo più bello e prezioso: lui poi si è sposato con l’amore della sua vita, a me ha ridato la vita”.

La rottura della loro storia

Pennetta rimase poi a Barcellona, dove viveva e si allenava dopo essere cresciuta a Brindisi, dove suo padre Oronzo è uno dei riferimenti tennistici e che la portò sui campi per primo, lasciandola andare verso esperienze più importanti al momento giusto. In Spagna, Flavia incontrò poi suo marito Fabio Fognini, padre dei suoi tre figli, con il quale comprò casa proprio a Barcellona prima di optare per un piano differente: rientrare in Italia, scegliere una base comoda e che risultase funzionale ai suoi interesse e alla loro famiglia. Oggi lavora come opinionista per Sky Sport, mentre Fognini ha già avviato una sua agenzia.

Il matrimonio e la vita privata

E Moya? Sul versante sentimentale ha formalizzato la sua unione con l’attrice Carolina Cerezuela nel 2011, a un anno dalla nascita della primogenita Clara, nel 2012 fa il suo arrivo Carlos e due anni dopo l’ultima bambina, Daniela.

Dalle loro nozze sono nati i tre figli che seguono entrambi e che, oggi sono cresciuti in un contesto all’insegna dello sport (è un appassionato di calcio e tifa Maiorca oltre che di basket) grazie alle amicizie che il papà ha mantenuto nel corso anche della sua carriera di allenatore. Grande appassionato anche di musica, Carlos ha questo interesse e si diletta con un gruppo.

Fonte: Getty Images

Moya con la moglie Carolina Cerezuela

La carriera da allenatore

Con il tennis ha chiuso parzialmente. Ritiratosi nel 2010 a 34 anni, specialista della terra battuta con una predilezione per il cemento in alternativa Carlos ha iniziato ad allenare nel 2016 entrando nello staff tecnico del canadese Milos Raonic che ha aiutato a scalare il ranking dalla 14/a alla 3/a posizione raggiungendo la finale a Wimbledon.

A dicembre 2017 è diventato l’allenatore dell’amico Rafa Nadal prendendo il posto dello zio Toni. Con lui fino a fine carriera (2024) il maiorchino ha vinto 4 Roland Garros (2018, 2019, 2020, 2022), un Australian Open (2019), uno US Open (2019) e altri 16 tornei. Non è quindi da scartare l’ipotesi che un coach con le sue caratteristiche possa risultare il super coach con le caratteristiche adatte a Sinner, al netto della smentita fino ad ora diffusa.

Chi è Carlos Moya, il super-coach ex numero 1 del ranking ATP ed ex fidanzato di Flavia Pennetta: perfetto per Sinner Fonte: Getty Images

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