Che il calcio non abbia pazienza è cosa ormai nota. Di esempi ce ne sarebbero tantissimi: giovani calciatori lasciati andare via dalle big anzitempo, magari per dare spazio a stranieri dal nome esotico ma di dubbio valore. L’ultimo caso salito alla ribalta è quello di Gabriele Zappa, inatteso protagonista del pirotecnico Cagliari-Milan 3-3 di ieri pomeriggio. Il terzino, cresciuto nell’Inter ma di fede rossonera, sta finalmente venendo fuori dopo la proverbiale gavetta tra Pescara e Sardegna.
- Zappa e il feeling con il gol
- Dall'Inter al Cagliari passando per Pescara
- Milanista da bambino e killer di Fonseca
Zappa e il feeling con il gol
Gabriele Zappa ha sempre avuto feeling con il gol. Basti pensare che questo ragazzo, che oggi di mestiere fa il terzino, aveva cominciato da attaccante prima di retrocedere a tal punto da essere impiegato persino da difensore centrale. Quando si dice la duttilità. A dire il vero di questo vizietto non ce ne eravamo accorti, da quando il 24enne monzese è diventato professionista. Doppietta col Milan a parte, nella passata stagione aveva messo a segno un solo gol seppur importante poiché da 3 punti contro il Genoa.
Dall’Inter al Cagliari passando per Pescara
Come avviene per tanti giovani calciatori, il percorso di carriera non si sviluppa seguendo una linea retta. Spesso e volentieri ci sono dei fattori, talvolta esterni, che condizionano il cammino portandoti da una parte all’altra dello Stivale. Per quanto riguarda Zappa del suo talento se ne era accorta l’Inter prima delle altre, tesserandolo da un piccolo club affiliato. I nerazzurri, tuttavia, non lo considerarono mai pronto tanto da cederlo prima al Pescara in prestito e poi al Cagliari.
Milanista da bambino e killer di Fonseca
Già in Abruzzo, in realtà, il buon Zappa si era distinto per la capacità di andare a bersaglio con 5 reti all’attivo. Al Cagliari, poi, ha cambiato diversi ruoli e allenatori trovando in Di Francesco un grande maestro i cui meriti sono spesso stati pubblicamente riconosciuti dallo stesso difensore. Di mestiere sarebbe un terzino, adattato però da braccetto: un ruolo, quest’ultimo, che il lombardo ha accettato di buon grado. I due gol al Milan, squadra a cui ha fatto male ma per cui ha fatto il tifo da bambino, pongono il suo nome nuovamente in auge come in passato.
La confessione in diretta tv
Comprensibile la sua gioia dopo la doppietta al Milan: «Me la ricorderò per tutta la vita? Penso di sì. A dire la verità noi, durante la partita, pensavamo di portare a casa la vittoria: ci abbiamo sempre creduto. Il mister l’aveva preparata bene, poi stavamo rischiando di perdere ma alla fine abbiamo portato a casa un punto». Zappa è un ex Inter, con cui è arrivato fino alla Primavera e a Dazn confessa: «Da bambino ero tifoso del Milan, avevo fatto vedere proprio oggi una foto ad Augello con la sciarpa del Milan. Sono stati due gol speciali».